domenica, Agosto 3

Meloni replica a Monsignor Perego: «Subdoli sono altri comportamenti». Scontro con la Cei sui migranti

Dopo la bocciatura da parte della Corte di Giustizia Europea del piano del Governo italiano che prevedeva la gestione dei migranti attraverso centri in Albania, si accende lo scontro politico e istituzionale tra il premier Giorgia Meloni e una parte della Chiesa italiana. A scatenare la polemica è stata una dichiarazione dell’arcivescovo Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e della fondazione Migrantes.

Le critiche di Mons. Perego

Commentando la sentenza dell’UE, che ha definito non legittimi i centri per migranti in Albania per la mancanza di garanzie adeguate, Mons. Perego ha parlato di «ennesima sconfessione della politica migratoria del Governo». Ma la frase che ha fatto più rumore è un’altra: «Il balletto di decreti e leggi per utilizzare le strutture realizzate in Albania termina con questa dichiarazione della Corte europea, che non lascia margini ad altre subdole manovre per allontanare il dramma dei migranti dai nostri occhi e dalla nostra responsabilità costituzionale».

Una presa di posizione netta, quella del rappresentante della CEI, che ha accusato il governo di voler “nascondere” il problema migratorio attraverso scelte giuridicamente forzate e poco trasparenti.

La risposta di Giorgia Meloni

La replica della presidente del Consiglio non si è fatta attendere. Vediamo le sue parole nel dettaglio.

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