Perry Bamonte morto a 65 anni: addio al chitarrista storico dei The Cure

Il mondo del rock saluta Perry Bamonte, storico chitarrista e tastierista dei The Cure, morto a Londra all’età di 65 anni dopo una breve malattia. La notizia è stata confermata dalla band britannica con un messaggio ufficiale pubblicato sul proprio sito, nel quale i membri lo ricordano come “un grande amico e compagno”, spentosi serenamente nella sua casa durante il periodo natalizio.

Una scomparsa che colpisce profondamente non solo i fan del gruppo, ma l’intero panorama musicale internazionale, privato di una figura discreta ma fondamentale nella storia di una delle band più influenti degli ultimi quarant’anni.

Il messaggio dei The Cure

Ad annunciare la morte di Bamonte sono stati gli stessi The Cure, che hanno voluto dedicargli parole cariche di affetto e riconoscenza. Nel comunicato ufficiale la band parla di una perdita enorme, sottolineando il legame umano e artistico che li ha uniti per decenni.

“È con enorme tristezza che confermiamo la morte del nostro grande amico e compagno di band Perry Bamonte, che si è spento dopo una breve malattia, a casa, durante il periodo natalizio”, si legge nella nota. “Ci mancherà enormemente”.

Chi era Perry “Teddy” Bamonte

Nato artisticamente lontano dai riflettori principali, Perry Bamonte – soprannominato affettuosamente “Teddy” – entra nell’orbita dei The Cure a metà degli anni Ottanta, inizialmente come tecnico e collaboratore. Il suo ruolo dietro le quinte si rivela presto decisivo, tanto da portarlo a diventare membro ufficiale della band nel 1990.

All’interno del gruppo Bamonte ha suonato chitarra, basso a sei corde e tastiere, contribuendo sia alle incisioni in studio sia alle esibizioni dal vivo. La band lo ha descritto come “silenzioso, intenso, intuitivo, costante e immensamente creativo”, qualità che ne hanno fatto una presenza solida e affidabile nel tempo.

I dischi e i concerti che hanno segnato un’epoca

Con i The Cure, Bamonte ha partecipato alla realizzazione di album fondamentali della discografia del gruppo, tra cui Wish, Wild Mood Swings e Bloodflowers, oltre a progetti come Acoustic Hits e The Cure. Il suo contributo è stato determinante soprattutto nella costruzione del suono live della band.

Nel corso di circa quattordici anni ha preso parte a oltre 400 concerti, diventando un punto di riferimento per il pubblico più affezionato. La sua presenza sul palco era misurata, elegante, mai invadente, ma sempre essenziale nell’equilibrio sonoro del gruppo.

Il ritorno sul palco e gli ultimi concerti

Dopo un periodo lontano dalla formazione ufficiale, Bamonte era tornato a suonare con i The Cure nel 2022. Da quel momento aveva partecipato a circa 90 concerti, definiti dalla band “alcuni dei migliori nella storia del gruppo”.

L’ultima grande apparizione risale al primo novembre 2024, a Londra, in occasione del concerto Show Of A Lost World, legato all’uscita dell’album di inediti Songs Of A Lost World. Un ritorno accolto con entusiasmo dai fan e vissuto come una sorta di chiusura del cerchio artistico.

Il ricordo dei fan e l’eredità musicale

Perry Bamonte è sempre stato una figura amata proprio per la sua riservatezza. Non cercava il centro della scena, ma ne reggeva l’equilibrio. Il suo stile raffinato e la sensibilità musicale hanno contribuito a definire l’identità dei The Cure soprattutto dal vivo, rendendolo un musicista profondamente rispettato.

La band ha rivolto un ultimo pensiero alla sua famiglia, stringendosi nel dolore per una perdita che lascia un vuoto umano prima ancora che artistico. Con la morte di Perry Bamonte, i The Cure perdono una parte silenziosa ma fondamentale della loro storia.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.