giovedì, Giugno 26

Malena dice addio: “Basta film, voglio tornare pura”

Malena dice addio: “Ora voglio la purezza”

Filomena Mastromarino, nota a tutti come Malena, ha deciso di dire basta. La sua carriera da attrice a luci rosse è alle spalle, e lo racconta in una lunga e toccante intervista andata in onda nel programma “Storie di donne al bivio” su Rai 2. Un racconto intimo, denso di consapevolezze e rimpianti, che ha scosso il pubblico.

“Tornare vergine è impossibile”, ha ammesso, “ma se potessi cambiare pelle, tornare indietro, farei esattamente il contrario di quello che ho fatto. Vorrei sentirmi come se non fossi mai stata toccata da nessuno”.

“Posso stare anche 10 vite senza farlo”

Nel suo racconto Malena parla anche del s**so, vissuto per anni come un lavoro, una routine, una sfida: “Ho avuto oltre cento uomini, per una media di sette ore di se**o al giorno. Se moltiplichiamo queste ore… penso che potrei restare altre dieci vite senza farlo. Un’affermazione forte, che segna un netto distacco da un passato che ora le pesa.

L’ex attrice hard si è lasciata andare a una riflessione sulla fragilità femminile e sull’illusione di potersi scindere tra corpo e anima: “Pensavo che il po**o fosse solo un lavoro. Ma il s**so è qualcosa di delicato, intimo. Non resta fuori da te: entra dentro, ti cambia”.

Il desiderio di tornare indietro

Malena ha rivelato anche di aver sognato, da ragazza, di diventare suora: “A 17 anni ci ho pensato seriamente”. Poi la ribellione, la sfida al mondo, la scelta del por*o come forma estrema di affermazione personale: “Non potevo essere tua, quindi sono diventata di tutti”, ha detto con amarezza.

Nel suo racconto emerge una donna che ha vissuto sulla pelle l’ambiguità della trasgressione. “Malena mi ha dato tanto, ma mi ha anche tolto tanto. Adesso è più di un anno che non entro su un set por*o. Ho capito che mi mancava qualcosa. Ora voglio purezza”.

Una madre che non ha mai giudicato

Commovente anche il passaggio dedicato alla madre: “Non mi ha mai giudicata, ma io correvo più veloce della luce. Ero consumata. Tutti dicevano di volermi bene, ma nessuno si accorgeva di come stavo davvero”. Una corsa che ora si ferma. Un cambiamento profondo che non riguarda solo la carriera, ma un’intera identità da ricostruire.

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