Successivamente, il giornalista ha fatto un salto nel passato, ricordando il suo amore per la scrittura e la sua esperienza con la Lettera 32, una macchina per scrivere che ha visto molti luoghi nel corso della sua carriera.
Ha raccontato di come Aldo Giordani lo avesse notato per la rivista Pressing a Forlì e lo avesse indirizzato da Gianni Brera a Milano. Questo incontro ha segnato una svolta nella sua carriera, portandolo a realizzare il suo sogno di lavorare per il Guerin Sportivo.
Infine, Marino Bartoletti ha affrontato il delicato argomento della sua malattia durante l’intervista a Il Corriere della Sera. Ha rivelato apertamente la sua convinzione che sia essenziale volersi più bene e adottare pratiche preventive per preservare la salute. Fortunatamente, ha sottolineato di essere stato tempestivamente assistito, attribuendo la sua vita alle persone competenti coinvolte nel suo percorso di cura.
Il giornalista ha affrontato con coraggio la questione delle aspettative di vita, dichiarando che, secondo le statistiche Istat, gli rimangono ancora 8 anni e mezzo. Tuttavia, ha espresso il desiderio di trascorrere questi anni in serenità e produttività, auspicando un futuro radioso.
Bartoletti ha condiviso il suo pensiero sul paradiso, manifestando il piacere di immaginare un aldilà in cui è possibile godere del benessere e riconnettersi con le persone amate. Ha concluso l’intervista proiettando il suo sguardo al futuro, menzionando la necessità di iniziare a pensare al “Festival degli dei” dopo il successo de “La Partita degli dei”.