venerdì, Agosto 8

Trump propone a Meloni un vertice con Putin a Roma, ma Mosca dice no

Trump propone un vertice a Roma tra Putin e Zelensky: l’Italia apre, ma Mosca rifiuta

Colpo di scena nella complessa partita diplomatica sulla guerra in Ucraina. Il presidente americano Donald Trump ha contattato ieri la premier Giorgia Meloni per sondare la disponibilità dell’Italia a ospitare a Roma un vertice con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Secondo fonti diplomatiche, la risposta di Palazzo Chigi è stata positiva, tanto che la proposta è stata formalizzata dal segretario di Stato americano Marco Rubio anche a Francia, Germania, Gran Bretagna, Ucraina e Finlandia.

Anche Zelensky avrebbe accolto con favore l’ipotesi, ma la trattativa si è arenata davanti al “no” di Mosca, che considera l’Italia “troppo schierata” con Kiev. La Russia ha così respinto l’idea, preferendo una sede fuori dall’Europa per un eventuale faccia a faccia tra i due leader.

Le smentite di Mosca e le indiscrezioni americane

La notizia del possibile incontro, lanciata da Fox News, è stata subito ridimensionata dall’agenzia russa Tass, che ha chiarito: «Roma non sarà la sede dell’incontro tra Putin e Trump». Secondo fonti russe, il vertice – se mai dovesse avvenire – non si terrà in alcun Paese europeo.

Nel frattempo, Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping per aggiornarlo sugli scambi avuti con gli Stati Uniti e sulle prospettive di un incontro con Trump.

Segnali di tregua: le parole di Donald Tusk

Il premier polacco Donald Tusk ha rivelato di aver parlato a lungo con Zelensky e di percepire “certi segnali” che lasciano pensare a un possibile congelamento del conflitto «più vicino che lontano». Lo stesso leader ucraino, ha detto Tusk, si mostra “molto cauto, ma comunque ottimista”.

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