venerdì, Settembre 20

Musica italiana in lutto, il cantante muore a 62 anni: era malato da tempo

La diagnosi di SLA nel 2018 ha rappresentato un duro colpo per l’artista, costringendolo a limitare le sue performance sul palco, ma il suo spirito combattivo lo ha spinto a esibirsi finché ha potuto. Nonostante le difficoltà fisiche, è rimasto una presenza costante per i suoi fan, sia attraverso la sua musica che con le sue rare, ma preziose apparizioni pubbliche.

L’addio di Nick Becattini: un ultimo omaggio al Pistoia Blues

Tra le ultime apparizioni pubbliche di Nick Becattini, una delle più memorabili è stata all’edizione 2023 del Pistoia Blues Festival, un evento al quale era particolarmente legato. Proprio in quell’occasione, il pubblico ha avuto la possibilità di applaudire il musicista sulle note di “Sweet Home Pistoia”, un brano inedito composto da Becattini come tributo al festival e a tutte le persone che lo hanno reso possibile nel corso dei suoi 43 anni di storia. Questo brano rappresenta uno dei tanti contributi che l’artista ha lasciato alla sua amata città, Pistoia, dove ha mosso i primi passi nel mondo della musica e dove ha trovato ispirazione per molte delle sue composizioni.

L’ultima fatica discografica: “Crazy Legs” e la sua musica personale

Nel 2022, Nick Becattini ha pubblicato quello che sarebbe stato il suo ultimo album, intitolato “Crazy Legs”. Si tratta di una raccolta di tracce molto intime e personali, che riflettono il percorso interiore del musicista negli ultimi anni della sua vita. In un’intervista del 2023, Becattini aveva raccontato di come la malattia gli avesse iniziato a creare problemi alle mani, impedendogli di suonare come prima. In risposta a questa sfida, l’artista ha deciso di aprire il cassetto e dare nuova vita a tutto il materiale che aveva accumulato nel tempo: brani blues, fusion e ballad che portano con sé un significato profondo e intimo.

Ogni traccia di “Crazy Legs” è un riflesso della sua anima e della sua esperienza di vita, e proprio in questo album si può sentire la voce di un artista che non si è mai arreso, nonostante le difficoltà fisiche. L’amore per la musica ha continuato a essere il suo punto di forza, anche quando le mani non potevano più suonare la chitarra con la stessa agilità di un tempo. Oltre alla musica, Becattini ha canalizzato la sua creatività nella scrittura, pubblicando il libro “Catartico Blues”, un’opera intrisa di malinconia e riflessioni sulla sua vita e la sua carriera. Inoltre, il docufilm “I Got the Blues” ripercorre la sua storia musicale e rappresenta un ulteriore omaggio alla sua straordinaria carriera.

Una carriera internazionale e collaborazioni prestigiose

Nick Becattini ha lasciato un’impronta indelebile non solo in Italia, ma anche all’estero. La sua carriera lo ha portato a esibirsi nei festival più importanti del mondo, tra cui quelli di Ann Arbor, Detroit, New York, Parigi, Eucassiness e Chicago. Becattini ha condiviso il palco con leggende del blues come Albert King, Son Seals, Otis Rush, Sunnyland Slim, Sugar Blue, Lucky Peterson, Billy Branch, Lurrie Bell e Buddy Scott. Queste collaborazioni lo hanno consolidato come un musicista di grande talento, capace di lasciare un segno profondo nel panorama internazionale del blues.

La sua versatilità come chitarrista e compositore lo ha reso un artista apprezzato e rispettato da colleghi e fan. Le sue tournée negli Stati Uniti e in Europa hanno contribuito a diffondere il suo nome oltre i confini nazionali, rendendolo uno dei musicisti italiani più riconosciuti e amati all’estero. Becattini ha saputo combinare la tradizione del blues con la sua personale visione artistica, creando un sound unico che ha saputo conquistare il cuore di molti.

L’ultimo saluto e il ricordo indelebile

Il mondo della musica ha detto addio a Nick Becattini con grande commozione. La camera ardente è stata allestita nella Chiesa di Santa Teresa a Camaiore, mentre la cerimonia funebre si terrà nella Chiesa della Badia di Camaiore, seguita da un’ulteriore celebrazione a Pistoia, la sua città natale, presso la Chiesa di San Paolo. Un ultimo omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla musica, lasciando un segno profondo nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato.

Nick Becattini lascia dietro di sé non solo una carriera straordinaria, ma anche una famiglia che lo amava profondamente: sua moglie Luisa e i due figli, Marco e Bambi. Il suo ricordo vivrà attraverso la sua musica, i suoi scritti e le testimonianze di chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.

La scomparsa di Nick Becattini segna la fine di un’era nel blues italiano, ma il suo spirito creativo e il suo amore per la musica continueranno a ispirare generazioni di artisti. Il suo contributo alla musica blues resterà per sempre impresso nella memoria collettiva, un tributo a un uomo che ha saputo trasformare il dolore e le difficoltà in arte

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