venerdì, Maggio 16

Elly Schlein, il Pd è pronto ad archiviarla: la fronda interna si allarga

Il paradosso è servito: i sei preferirebbero le posizioni di Ignazio La Russa piuttosto che quelle della loro segretaria. Non per sabotare il voto, ma perché convinti che il lavoro si tuteli guardando avanti, non cancellando il passato. Un’accusa diretta alla strategia della leader, accusata tra le righe di voler rottamare l’ala riformista del partito.

Il Nazareno in fibrillazione

In casa Pd si fa sempre più strada un sospetto: che Schlein non voglia solo guidare il partito, ma trasformarlo geneticamente. Secondo i critici, starebbe cercando di svuotare il Pd della sua anima governista per traghettarlo verso l’asse con Giuseppe Conte e la Cgil. Una strategia che però rischia di alienare l’elettorato moderato.

Una frattura insanabile?

La lettera è stata presentata come atto di testimonianza, ma dietro c’è molto di più. È la prova che la segreteria Schlein è sotto attacco, anche se i toni restano formali. “Non voteremo perché il lavoro guarda al futuro, non alla resa dei conti col passato”, scrivono i sei. Ma è chiaro che la resa dei conti interna sia appena cominciata.

Un partito spaccato tra passato e futuro

L’attacco dei sei è un campanello d’allarme: il Pd rischia di diventare una copia sbiadita dei Cinque Stelle o un satellite dell’estrema sinistra. E chi nel partito c’era prima di Elly — molti dei quali ancora in Parlamento — non ha intenzione di farsi rottamare in silenzio. Il Pd esisteva prima di lei, e potrebbe decidere di continuare senza di lei.

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