Oderzo, padre difende la famiglia e butta i ladri dal terrazzo: «Non sono un eroe, lo rifarei»

L’irruzione in casa

Attimi di paura a Oderzo, nella frazione di Colfrancui, dove Liviu Apetrei, camionista romeno di 38 anni, si è trovato faccia a faccia con tre malviventi incappucciati. I ladri, dopo aver disattivato una luce esterna, si sono arrampicati sul retro cercando di scardinare la porta-finestra. In casa, con lui, c’erano la moglie e le tre figlie piccole.

La reazione istintiva

«Ho reagito d’istinto perché ho avvertito che la mia famiglia era in pericolo», racconta Apetrei. Senza esitazioni, si è scagliato contro il primo uomo facendolo cadere dal terrazzo. Gli altri due lo hanno spinto contro il muro, procurandogli un livido, ma la determinazione nel difendere i propri cari lo ha portato a respingerli e a farli fuggire. I tre sono scappati a bordo di un’auto nera, notata anche da un vicino.

«Non sono un eroe»

L’uomo, pur definendosi “buono come il pane”, ribadisce che non avrebbe potuto agire diversamente: «Se mia moglie e le mie figlie fossero nuovamente in pericolo, reagirei allo stesso modo». Tuttavia mette in guardia chi non si trova nelle sue condizioni fisiche: «A mia moglie dico sempre: se entrano ladri e sei sola, fai finta di dormire».

Paura e conseguenze

Dopo l’episodio, la moglie è ancora sotto shock e fatica a dormire. Apetrei ha chiesto al datore di lavoro di evitare viaggi serali per poter restare a casa la notte. «I ladri hanno osservato la casa, hanno visto che il camion non c’era e pensavano che mia moglie fosse sola», spiega, sottolineando quanto questo pensiero lo spaventi.

L’intervento dei carabinieri

Le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente sul posto e stanno raccogliendo elementi utili alle indagini. Secondo quanto emerso, i ladri potrebbero aver agito con un piano preciso, puntando su un’abitazione che credevano indifesa.

Il dibattito sulla legittima difesa

Il gesto di Apetrei ha riacceso il dibattito sulla legittima difesa. Diverse figure politiche hanno espresso solidarietà al padre, sostenendo che «difendere la propria famiglia è sempre giusto». Il caso continua a far discutere, diviso tra chi lo considera un atto di coraggio e chi evidenzia i rischi di affrontare fisicamente dei malviventi.