Dopo la decisione della Corte dei Conti di non ammettere al visto la delibera per il Ponte sullo Stretto di Messina, si accende lo scontro politico.
La sospensione dell’iter, motivata da ragioni tecnico-amministrative, ha scatenato reazioni immediate da entrambi i fronti. In attesa delle motivazioni ufficiali, che saranno rese note entro 30 giorni, il dibattito si infiamma tra governo e opposizione.
Ilaria Salis attacca: “Un progetto ideologico, non una priorità per gli italiani”
L’europarlamentare Ilaria Salis è intervenuta con parole durissime contro il vicepremier Matteo Salvini e il governo Meloni, definendo il Ponte “un’opera ideologica, distante dalle vere necessità della popolazione”.
«Il Ponte sullo Stretto è un progetto fortemente voluto dal governo ma non altrettanto dalla popolazione, che avverte ben altre priorità», ha dichiarato Salis, evidenziando la sproporzione tra la visibilità data ai pochi manifestanti favorevoli e il silenzio della maggioranza: «Come sempre, la minoranza rumorosa assume un peso maggiore della maggioranza silenziosa».
“Meglio investire in casa, sanità e istruzione”
Salis ha criticato duramente la destinazione delle risorse, sostenendo che i 13,5 miliardi di euro previsti per l’opera potrebbero essere usati in modo più utile. «Quei fondi potrebbero essere impiegati in un vero Piano Casa, nella sanità, nell’istruzione, nel welfare e nel trasporto locale», ha spiegato. «Il governo accetti di fare un passo indietro e metta da parte le manie di grandezza di Salvini», ha concluso la parlamentare.
La replica di Matteo Salvini: “La casta giudiziaria non ci fermerà”
Non si è fatta attendere la risposta del ministro delle Infrastrutture. Salvini ha definito la decisione della Corte dei Conti «un grave danno per il Paese», ribadendo che il progetto rappresenta un volano di sviluppo per il Mezzogiorno. «Non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini, non mi fermerò ora», ha detto. «Il Ponte è auspicato perfino dall’Europa e porterà migliaia di posti di lavoro da sud a nord».
Salvini ha poi attaccato duramente la magistratura contabile: «Questa è la casta giudiziaria che vede il crollo del suo potere. Sono le ultime, disperate invasioni di campo».
Un tema politico esplosivo
La vicenda del Ponte sullo Stretto è diventata uno dei simboli del contrasto tra governo e opposizione. Mentre la maggioranza difende il progetto come un investimento strategico per l’Italia e per l’occupazione, la sinistra – con Salis in prima linea – ne denuncia l’impatto ambientale e l’inutilità economica.
Nel frattempo, il premier Giorgia Meloni ha convocato una riunione a Palazzo Chigi con Salvini e Tajani per valutare le prossime mosse. Le motivazioni ufficiali della Corte saranno pubblicate entro un mese, ma la battaglia politica è già iniziata e promette di proseguire a lungo.













