L’amico ha anche chiarito che, all’epoca dei fatti, nessuno del loro gruppo frequentava Garlasco: “Non avevamo la patente, le amicizie erano del nostro paese. Non mi sarei mai sognato di fare 12 chilometri a piedi per uscire con Andrea”.
“Pronto a dare il mio DNA”
Infine, una dichiarazione che potrebbe avere un peso nell’indagine: “Mai avuto dubbi su Andrea e mai ne avrò. Se chiederanno il mio DNA, non ho nulla da nascondere, come penso anche i miei compagni di classe. Ma penso che comunque non troveranno niente”.
La disponibilità di Crepaldi a fornire il proprio DNA è solo l’ultimo segnale di come il caso stia tornando al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria, con una nuova fase investigativa in corso.
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