Il caso mediatico su Raoul Bova si arricchisce di un nuovo clamoroso capitolo. L’attore, assistito dall’avvocata Annamaria Bernardini de Pace, ha depositato un reclamo formale al Garante della Privacy per quella che definisce “diffusione illecita, strumentalizzazione e ridicolizzazione di un contenuto personale e riservato”.
Una lista sorprendente di destinatari
Secondo quanto riportato da Repubblica, l’esposto menziona una lunga lista di soggetti, che comprende non solo Fabrizio Corona, ma anche colossi come Meta, Google, YouTube, TikTok, X (ex Twitter) e realtà insospettabili come Ryanair e i club di calcio SSC Napoli e Torino FC. L’esposto chiede l’apertura di un’istruttoria da parte del Garante per accertare eventuali responsabilità nella circolazione del materiale privato dell’attore.
“Fiera di lui, non ha ceduto al ricatto”
Bernardini de Pace, intervistata da LaPresse, ha commentato: “È giusto che si difenda chi non cede al ricatto da parte di uno come Corona. Sono fiera di lui”. L’avvocata – che tra l’altro è anche ex suocera di Bova – è stata incaricata di difendere l’attore anche nella causa civile sull’affidamento dei figli avuti con Rocio Munoz Morales.
Indagini in corso e nuove domande
“Abbiamo già denunciato con l’avvocato David Leggi il tentativo di estorsione”, ha dichiarato ancora Bernardini de Pace. “Chi ha inviato quegli audio dalla Spagna a Corona? Non si capisce, ma ce lo dirà il magistrato”.