Roberta scomparsa da giorni, poco fa il ritrovamento
La vicenda di Roberta Zanella, una donna di 38 anni originaria di Monclassico in Val di Sole, si è conclusa tragicamente dopo giorni di ricerche intense.
La sua scomparsa, avvenuta il 12 ottobre 2024, aveva mobilitato una vasta rete di soccorritori e coinvolto la comunità locale, speranzosa in un epilogo diverso.
Tuttavia, poco fa, è giunta la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: il corpo senza vita di Roberta è stato ritrovato nei boschi sopra Monclassico, grazie alla scoperta della sorella, accorsa nella zona per unirsi alle ricerche.
La Scomparsa di Roberta e l’Inizio delle Ricerche
Roberta viveva da sola nel piccolo paese di Monclassico, una frazione di Dimaro Folgarida, nella pittoresca Val di Sole, provincia di Trento. La mattina del 12 ottobre, è uscita di casa lasciando indietro il cellulare e due biglietti. Uno era indirizzato alla madre e conteneva poche parole enigmatiche: “Ciao mamma, sono nel bosco”. L’altro biglietto, ritrovato nello stesso luogo, riportava diverse date annotate a mano, su cui gli inquirenti stanno ancora cercando di fare chiarezza. La sua famiglia è sparsa in varie località d’Italia: la sorella vive in Umbria, mentre la madre risiede in un’altra zona e il padre è in una casa di riposo.
Di Roberta non si sono avute più notizie dal giorno della sua scomparsa, e la madre, dopo aver tentato invano di contattarla, si è recata presso la sua abitazione. Qui ha scoperto i due biglietti, un segno di allarme che ha fatto scattare immediatamente il coinvolgimento delle autorità. Dopo la denuncia, si è attivata una vasta operazione di ricerca che ha visto impegnati carabinieri, vigili del fuoco, soccorritori del Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, Corpo Forestale e il Nucleo Cinofili. Un dispiegamento di forze eccezionale, a cui si è aggiunto anche l’impiego di droni per monitorare zone difficili da raggiungere.
Un’Intera Comunità al Lavoro per Trovarla
Le ricerche sono iniziate il 14 ottobre e hanno visto una risposta collettiva da parte della comunità di Monclassico e delle autorità locali, con il sindaco di Dimaro, Andrea Lazzaroni, che ha espresso la vicinanza dell’amministrazione comunale alla famiglia. L’intervento era esteso e accurato, coprendo tutto il territorio della Val di Sole, una zona montana caratterizzata da foreste dense e aree isolate che complicavano le operazioni. Le speranze di trovare Roberta ancora viva hanno motivato tutte le persone coinvolte, ma con il passare dei giorni le possibilità sembravano ridursi.
In questo contesto drammatico, anche l’associazione Penelope Trentino, dedicata ai casi di persone scomparse, ha mostrato il proprio sostegno. La presidentessa Mirella Spadotto ha affermato che l’associazione ha seguito con attenzione la vicenda di Roberta, offrendo supporto alla famiglia sin dall’inizio e mantenendosi in contatto costante con la madre e la sorella. La sensibilizzazione al caso si è estesa anche ai media nazionali: il programma televisivo “Chi l’ha visto?” condotto da Federica Sciarelli ha dato spazio alla storia di Roberta, portando la sua scomparsa all’attenzione del pubblico italiano.
Il Tragico Ritrovamento
Dopo oltre due settimane di ricerche ininterrotte, il 1 novembre 2024 è giunta la notizia più temuta. Roberta è stata ritrovata senza vita in una zona boschiva sopra Monclassico. È stata la sorella, arrivata da lontano per aiutare a cercarla, a fare la scoperta dolorosa e inaspettata. Il bosco, luogo evocato dal biglietto lasciato alla madre, si è rivelato anche il luogo del suo ultimo saluto. La scoperta ha posto fine alle ricerche ma ha aperto interrogativi sul motivo che ha spinto Roberta a recarsi in quel luogo isolato e sulla natura delle date riportate nel secondo biglietto.
La vicenda di Roberta Zanella ha scosso profondamente la Val di Sole e tutto il Trentino. La giovane donna era conosciuta come una persona riservata e solitaria, con pochi legami familiari attivi nella quotidianità, ma ampiamente sostenuta dalla comunità locale, che si è mobilitata per cercarla. Le modalità del suo allontanamento e i messaggi lasciati suscitano ancora numerose domande. Le forze dell’ordine, intanto, stanno proseguendo con le indagini per ricostruire l’esatto svolgimento degli eventi e capire se dietro questa tragedia possano esserci motivi specifici.
L’Impatto sulla Comunità e le Risposte delle Autorità
La morte di Roberta ha avuto un forte impatto sulla comunità di Monclassico, un piccolo paese che si è stretto intorno alla famiglia in questo momento di lutto e dolore. Molti abitanti si erano uniti alle ricerche, contribuendo attivamente al monitoraggio dei sentieri e delle aree boschive. La partecipazione della popolazione locale è stata un segno evidente del sostegno umano in situazioni difficili e drammatiche. Il sindaco di Dimaro, Andrea Lazzaroni, ha rilasciato dichiarazioni di vicinanza e solidarietà alla famiglia di Roberta, ricordando l’importanza del supporto collettivo nei momenti più duri.
Le autorità, dal canto loro, sono impegnate a fornire risposte e ad approfondire le ragioni che hanno condotto Roberta verso una fine tanto dolorosa. Nonostante l’impegno straordinario delle squadre di soccorso e l’uso di tecnologie avanzate, il caso ha sollevato interrogativi su come la situazione avrebbe potuto evolversi diversamente. Le forze dell’ordine continueranno a indagare, valutando ogni possibile indizio lasciato dalla donna e tentando di ricostruire la sua ultima giornata.
Un Ricordo che Rimane nella Comunità
Questa storia ha lasciato un segno profondo tra gli abitanti della Val di Sole. Il ritrovamento senza vita di Roberta ha infranto le speranze di una famiglia che aveva sperato fino all’ultimo in un epilogo diverso. L’attenzione e la partecipazione della comunità, delle associazioni come Penelope Trentino, e della trasmissione “Chi l’ha visto?” sono state una dimostrazione di come, anche in una situazione tanto tragica, la solidarietà possa fornire un sostegno fondamentale. Tuttavia, resta il dolore e la consapevolezza della perdita di una giovane vita che ha vissuto e concluso il suo percorso nel silenzio di un bosco che ora la ricorderà per sempre.
La triste storia di Roberta Zanella è diventata così un simbolo di speranza e dolore per la comunità locale, che si interroga su come dare un senso a questa tragedia. L’impegno di tutte le persone coinvolte nelle ricerche rappresenta un messaggio di unità e sostegno umano che, nonostante l’esito, non potrà essere dimenticato. In questo modo, Roberta rimarrà nel ricordo di chi l’ha cercata e di chi, fino all’ultimo, ha sperato di ritrovarla viva