Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, bilanci in rosso: per la Melampo l’utile crolla e i coniugi non si distribuiscono guadagni
Dopo vent’anni senza nuove produzioni cinematografiche, i numeri della Melampo Cinematografica – la società di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi – iniziano a mostrare i segni del tempo. Come evidenzia l’analisi di Open, l’ultimo film, La tigre e la neve, risale al 2005, e oggi il calo dei ricavi è evidente: il fatturato annuale è sceso sotto il milione di euro, fermandosi a 852.683 euro, contro gli oltre 1,4 milioni del 2023.
L’utile netto è crollato a 184.353 euro (era 733.782 l’anno precedente) e, per la prima volta, i due soci non si sono distribuiti alcun dividendo.
La “miniera d’oro” dei diritti si esaurisce
La Melampo vive ancora dei diritti d’autore legati ai film e agli spettacoli di Benigni, da La vita è bella a Il mostro, passando per Pinocchio e TuttoDante. In bilancio, la voce relativa ai “diritti d’utilizzazione delle opere dell’ingegno” è ancora stimata in 106,8 milioni di euro – cifra straordinaria, ormai completamente ammortizzata. Tuttavia, senza nuove produzioni cinematografiche o televisive, gli incassi da diritti continuano a calare.
La vita è bella, che nel 1999 regalò a Benigni tre Oscar, rimane la pietra miliare della loro carriera e la principale fonte storica di ricavi. Ma dopo vent’anni di rendite, anche la “miniera d’oro” Melampo sembra avvicinarsi all’esaurimento.
Musica e immobili: altri conti in discesa
I due coniugi controllano anche la Tentacoli Edizioni Musicali, che gestisce i diritti delle colonne sonore dei film. Anche qui, però, i numeri calano: il fatturato si ferma a 158.346 euro e l’utile netto scende a 40.154 euro, dimezzandosi rispetto agli 81 mila del 2023. Gli amministratori parlano di “spese straordinarie” non meglio specificate, forse legate a lavori di ristrutturazione nella sede di Roma, in zona Aventino.
Più confortanti invece i dati della Opera8 srl, società immobiliare controllata dalla Braschi: le perdite, che l’anno scorso superavano i 240 mila euro, sono ora limitate a 28.093 euro. Un segnale di stabilizzazione, anche se l’attività resta in perdita.
Benigni e Braschi: patrimonio milionario ma rendite in calo
Nonostante la flessione dei bilanci, Roberto Benigni e Nicoletta Braschi restano tra i pochi artisti italiani a poter contare su un patrimonio netto multimilionario accumulato in decenni di successi cinematografici e teatrali. La loro casa di produzione è tra le più longeve e redditizie della storia del cinema italiano, ma l’assenza di nuovi progetti in sala o in streaming fa ora riflettere.
Nel frattempo, l’attore e regista toscano ha continuato a portare in scena spettacoli come TuttoDante e La Costituzione è un canto, mentre la moglie Nicoletta Braschi si è dedicata a iniziative teatrali e culturali. Nessun film, però, è stato annunciato per il 2025.
La “vita è ancora bella”, ma con numeri più modesti
Benigni, che con La vita è bella aveva portato il cinema italiano al trionfo mondiale, sembra oggi vivere una fase di transizione artistica. Dopo anni d’oro, il loro “impero del sorriso” – costruito con intelligenza e prudenza – mostra segni di rallentamento. Nessun allarme economico, ma i dati del 2024 raccontano che, almeno per ora, la vita non è più così bella… sul piano dei bilanci.