Romano Prodi attacca Giorgia Meloni: “Ambiguità pericolosa,.. “
Romano Prodi rompe il silenzio sulla questione mediorientale con parole nette e taglienti, che riaccendono la polemica politica in Italia. In un’intervista rilasciata al Giorno, l’ex presidente della Commissione europea e due volte presidente del Consiglio italiano ha espresso la sua preoccupazione per la situazione a Gaza e in Cisgiordania, criticando duramente sia il governo israeliano sia la linea tenuta dall’attuale esecutivo italiano, guidato da Giorgia Meloni.
Le dichiarazioni di Prodi arrivano in un momento delicato per la diplomazia internazionale e si inseriscono in un dibattito acceso che coinvolge non solo l’Italia, ma l’intera Unione Europea.
La tragedia di Gaza: “Parlarne è un dovere morale”
Prodi ha esordito sottolineando che affrontare la questione di Gaza non è una scelta politica, bensì un obbligo morale. Le sue parole fanno eco all’intervento del presidente francese Emmanuel Macron, che nei giorni scorsi ha richiamato l’attenzione della comunità internazionale sulla necessità di una soluzione, anche drastica, al conflitto israelo-palestinese.
Secondo l’ex premier italiano, il tempo delle mezze misure è finito: la tragedia in corso impone scelte chiare e coraggiose. Una posizione che si discosta da quella di molti leader europei, spesso timorosi di esporsi troppo nel conflitto più delicato del Medio Oriente.
La Cisgiordania ridotta a un mosaico di enclave
Non solo Gaza. Prodi ha esteso il suo sguardo anche alla Cisgiordania, denunciando una situazione drammatica e sempre più insostenibile per la popolazione palestinese. A suo dire, il territorio è ormai frammentato in una serie di piccole enclave palestinesi isolate tra loro, dove la libertà di movimento è praticamente inesistente.
A dominare la scena, secondo Prodi, è il governo israeliano, che utilizza i coloni e approfitta della debolezza dell’Autorità Nazionale Palestinese, da tempo accusata di inefficienza e corruzione. Un contesto, questo, che – a giudizio dell’ex premier – viene manipolato ad arte dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il quale “vuole chiudere definitivamente la questione palestinese”.
Una critica aperta alla politica estera italiana
Le osservazioni di Prodi non si sono fermate al solo scenario internazionale. L’ex presidente del Consiglio ha rivolto pesanti critiche alla linea adottata dall’attuale governo italiano in materia di politica estera, e in particolare alla premier Giorgia Meloni.
Secondo Prodi, l’Italia ha progressivamente abbandonato quel ruolo storico di mediazione nel contesto mediorientale che le era stato riconosciuto per decenni. L’attuale esecutivo, a suo dire, ha accelerato il processo di marginalizzazione dell’Italia sulla scena internazionale, perdendo credibilità e capacità di influenza.
La posizione della Meloni: una doppia fedeltà che non convince
Pur dichiarandosi favorevole alla soluzione dei due Stati, Giorgia Meloni ha definito “non praticabile” tale opzione nell’attuale contesto. Un’affermazione che ha sollevato forti polemiche, soprattutto da parte della sinistra e dello stesso Prodi.