Le autorità russe affermano di aver sventato un tentativo di sabotaggio contro una delle infrastrutture energetiche del Paese, in un’operazione condotta dal Servizio di Sicurezza Federale nella Repubblica Cabardino-Balcanica, nel Caucaso settentrionale. Secondo la versione ufficiale diffusa da Mosca, l’intervento avrebbe evitato conseguenze potenzialmente gravi per la popolazione civile e per la stabilità economica della regione.
L’episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione legata alla guerra in Ucraina e alla sicurezza interna della Federazione Russa. Il Caucaso, da sempre area sensibile per ragioni storiche, politiche ed etniche, rappresenta un territorio strategico anche per la presenza di nodi energetici cruciali.
La versione dell’FsB sull’operazione
Secondo quanto comunicato dal Centro per le Relazioni Pubbliche dell’FsB, un uomo sospettato di preparare un attentato esplosivo contro una sezione della rete di distribuzione del gas sarebbe stato individuato e bloccato prima che potesse portare a termine l’azione. L’intelligence russa sostiene che il soggetto fosse collegato ai servizi di sicurezza ucraini e operasse su istruzioni ricevute dall’estero.
L’uomo, residente nella città di Nalchik, sarebbe stato reclutato come sabotatore locale, una modalità che secondo Mosca rientra in una strategia più ampia volta a colpire la Russia dall’interno, sfruttando cittadini o residenti sul territorio nazionale.
Lo scontro e la morte del sospettato
Durante l’intervento delle forze speciali, la situazione sarebbe rapidamente degenerata. Le autorità parlano di uno scontro armato che si è concluso con l’uccisione del presunto agente. Non sono stati diffusi dettagli sulle modalità precise dell’operazione, né se vi siano stati tentativi di arresto prima dell’uso della forza letale.
Fonti ufficiali russe sottolineano che l’azione è avvenuta in un contesto di massima allerta, dato il rischio immediato rappresentato dalla presenza di un ordigno destinato a colpire un’infrastruttura critica.
Perché il gas è un obiettivo strategico
La scelta della rete del gas come obiettivo non viene considerata casuale. Un attentato riuscito avrebbe potuto causare l’interruzione delle forniture energetiche a migliaia di abitazioni, soprattutto nel pieno della stagione invernale, con conseguenze immediate sul riscaldamento domestico e sulle attività produttive.


















