Papa Francesco, attualmente ricoverato presso l’Ospedale Gemelli di Roma, ha ufficialmente dato il via libera alla causa di beatificazione di Salvo D’Acquisto. La notizia è stata confermata dalla Santa Sede, segnando un passo significativo verso il riconoscimento della santità del giovane vicebrigadiere dei carabinieri, che sacrificò la propria vita per salvare un gruppo di civili durante l’occupazione nazista in Italia.
Il sacrificio di Salvo D’Acquisto: un atto di eroismo senza tempo
Salvo D’Acquisto, nato a Napoli il 15 ottobre 1920, crebbe in una famiglia umile e profondamente cattolica. Fin da giovane, dimostrò un forte senso del dovere e della giustizia. A 15 anni lasciò la scuola per lavorare nella bottega di uno zio, contribuendo al sostentamento della famiglia. A 18 anni scelse di servire il Paese arruolandosi nell’Arma dei Carabinieri e frequentando la Scuola Allievi Carabinieri di Roma.
Dopo l’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, nel 1940 venne inviato in Libia per prestare servizio. Durante il periodo trascorso in Nord Africa, il suo comportamento esemplare e la sua fede incrollabile gli valsero la stima dei commilitoni. Nel settembre del 1942 fece ritorno in Italia, dove completò un corso per allievi sottufficiali a Firenze e fu successivamente assegnato alla Stazione dei Carabinieri di Torrimpietra, vicino Roma.
L’8 settembre 1943, con l’armistizio che segnò la resa dell’Italia agli Alleati, il Paese cadde in una fase di caos e occupazione nazista. Il 22 settembre, nei pressi della Torre di Palidoro, una caserma della Guardia di Finanza, un gruppo di soldati tedeschi fu coinvolto in un’esplosione accidentale che causò la morte di un militare tedesco e il ferimento di altri due. I nazisti, convinti che si trattasse di un attentato partigiano, organizzarono una rappresaglia, catturando 22 civili innocenti con l’intenzione di giustiziarli.
Il gesto estremo per la salvezza degli innocenti
Di fronte alla minaccia di un massacro, Salvo D’Acquisto fece una scelta eroica: si dichiarò unico responsabile dell’esplosione, pur sapendo di non averne colpa, per salvare gli ostaggi. La sua decisione portò alla liberazione dei prigionieri, ma gli costò la vita. Venne fucilato dai nazisti il 23 settembre 1943 a soli 23 anni. Il suo sacrificio divenne un simbolo di coraggio e abnegazione, e per questo gli venne conferita postuma la Medaglia d’Oro al Valore Militare nel 1945.
Il cammino verso la beatificazione
Lunedì scorso, nel corso di un’udienza con il cardinale Pietro Parolin e monsignor Edgar Peña Parra, Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a emettere i decreti necessari per il riconoscimento dell’eroismo cristiano di Salvo D’Acquisto. Tra questi documenti, il decreto che attesta “l’offerta della vita del servo di Dio Salvo D’Acquisto, fedele laico, nato a Napoli il 15 ottobre 1920 e morto a Palidoro il 23 settembre 1943”.
Per la beatificazione, manca ora solo la conferma di un miracolo attribuito alla sua intercessione. Il processo di canonizzazione, infatti, richiede la prova di un evento straordinario e inspiegabile scientificamente, riconosciuto dalla Chiesa come frutto della grazia divina per intercessione del candidato alla santità.
La decisione del Papa e il prossimo Concistoro
Oltre alla causa di beatificazione di Salvo D’Acquisto, Papa Francesco ha annunciato la convocazione di un Concistoro per discutere le prossime canonizzazioni. La decisione della Santa Sede conferma il costante impegno del Pontefice nel promuovere figure esemplari di fede e sacrificio, come quella del giovane vicebrigadiere.
Un esempio di eroismo e fede per le future generazioni
Salvo D’Acquisto è oggi considerato un modello di coraggio, altruismo e dedizione al prossimo. La sua storia continua a ispirare giovani e adulti, mostrando come il sacrificio personale possa essere un atto di amore supremo verso il prossimo. Il suo nome è ricordato non solo nelle istituzioni militari, ma anche nelle scuole e nelle parrocchie, dove viene tramandato il suo esempio di eroismo cristiano.
L’inizio ufficiale della causa di beatificazione rappresenta un passo importante per la memoria di Salvo D’Acquisto, il cui gesto di straordinario valore morale e spirituale potrebbe presto essere riconosciuto dalla Chiesa con il titolo di Beato. In attesa del miracolo necessario per completare il processo, la figura del giovane vicebrigadiere continua a essere celebrata come simbolo di speranza, fede e sacrificio estremo per il bene degli altri.