Scontro in diretta tra Andrea Scanzi e Giovanni Donzelli
Puntata esplosiva quella di È sempre Cartabianca andata in onda martedì 10 giugno 2025. Il giornalista Andrea Scanzi, ospite in studio, ha lanciato un duro attacco alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accusandola di “acquattarsi” davanti alle decisioni degli Stati Uniti e di restare in silenzio su Gaza. Dall’altra parte, Giovanni Donzelli, esponente di Fratelli d’Italia, ha risposto senza dire una parola, ma con gesti inequivocabili che hanno infiammato il dibattito.
Scanzi: “Meloni si è messa a cuccia dopo aver vinto”
L’intervento di Scanzi è stato un fiume in piena: «Meloni era molto vicina al tema palestinese, poi ha vinto le elezioni e non vuole più disturbare il manovratore. Fa tutto quello che dicono gli Stati Uniti. Se torna Trump, lei sarà ancora più trumpiana. Osserva cosa dice Trump e sta zitta. Non può attaccare Netanyahu perché è di destra e Israele è potente. Questo governo, come molti altri, non fa niente».
Il giornalista ha proseguito con toni sempre più duri: «Trovo ripugnante che una figura come Donzelli, anziché ammettere l’inazione, aggredisca pure chi manifesta. È surreale».
“Meloni era molto vicina al tema palestinese, poi però ha vinto le elezioni e ha fatto tutto ciò che vogliono gli Stati Uniti e non può attaccare Netanyahu perchè è di destra. Concretamente questo governo non sta facendo niente”
Andrea Scanzi a #ÈsempreCartabianca pic.twitter.com/U5LT7Il8qy
— È sempre Cartabianca (@CartabiancaR4) June 10, 2025
La reazione silenziosa ma feroce di Donzelli
Durante tutto l’intervento di Scanzi, Donzelli è rimasto in silenzio, ma il suo dissenso è stato evidente. Ha scosso la testa più volte, allargato le braccia e mostrato segni di evidente irritazione. Gesti che parlavano da soli, tanto da attirare l’attenzione della conduttrice Bianca Berlinguer, che a un certo punto ha provato a riportare il confronto su toni più istituzionali.
Un clima politico sempre più teso
Lo scontro si inserisce in un momento delicato per il governo Meloni, reduce da un’astensione record al referendum promosso dalle opposizioni. Secondo Scanzi, la premier è diventata il parafulmine perfetto: «Non ha invitato gli italiani a votare, non prende posizione su Gaza, è succube degli americani».