Morte di Simona Cinà: annegamento confermato, ma restano ombre e interrogativi
Nuovi elementi emergono sull’inchiesta per la morte di Simona Cinà, la ventenne pallavolista di Capaci trovata senza vita sabato scorso nella piscina di una villa di Bagheria, dove stava partecipando a una festa per la laurea di due amici. L’autopsia ha stabilito che la causa del decesso è annegamento, ma diversi punti rimangono da chiarire, a partire dall’orario esatto della morte.
Acqua nei polmoni, ma scenari ancora aperti
Secondo i primi esiti dell’esame, nei polmoni della giovane è stata trovata acqua, confermando l’ipotesi dell’annegamento. Tuttavia, non è chiaro se Simona sia caduta in piscina dopo un malore naturale oppure provocato da assunzione di droga o alcol. Gli esami tossicologici, che potrebbero fornire risposte decisive, saranno disponibili entro 30-45 giorni.
Il “segno” sotto la nuca e l’ipotesi incidente
Il legale della famiglia, Gabriele Giambrone, ha riferito che dall’autopsia sarebbe emerso un piccolo segno sotto la nuca. Secondo una delle ipotesi, Simona potrebbe essere scivolata vicino alla piscina, aver battuto la testa e perso i sensi prima di cadere in acqua. I medici, tuttavia, ritengono il segno non rilevante, ma il legale chiede di approfondire, estendendo l’esame tossicologico a tutte le droghe sintetiche per escludere qualsiasi sostanza somministrata o assunta volontariamente.
Nessun segno di violenza
Come già emerso dall’ispezione esterna, sul corpo non sono stati trovati segni di violenza, fatta eccezione per alcuni ematomi sullo sterno, probabilmente causati dai tentativi di rianimazione effettuati dagli amici dopo averla recuperata dalla piscina.
Il dolore della famiglia e le parole della cugina
«È difficile pensare che una ragazza sportiva, che sa nuotare così bene, non sia riuscita a salvarsi in una piscina alta al massimo due metri» ha dichiarato Gabriella, cugina della vittima, all’uscita dal Policlinico. «Vogliamo sapere se è stata male, come è caduta in acqua e cosa l’ha portata a morire per annegamento». La famiglia ribadisce comunque piena fiducia nella magistratura.
L’autopsia e i consulenti
L’esame autoptico, durato oltre tre ore, è stato eseguito dai quattro consulenti nominati dalla Procura di Termini Imerese – Tommaso D’Anna, Simona Pellerito, Emiliano Maresi e Giuseppe Lo Re – alla presenza del consulente di parte Fabrizio Ammoscato e del legale della famiglia.
Lutto cittadino e funerali
La salma è stata restituita ai genitori e domani, alle 12.30, nella Chiesa Madre di Capaci si terranno i funerali. Il sindaco Pietro Puccio ha proclamato il lutto cittadino invitando la comunità a partecipare con rispetto e silenzio. «Ci stringiamo attorno alla famiglia di Simona con affetto e commozione» ha dichiarato il primo cittadino.