Sinner, il duro sfogo sul Clostebol: ” ecco la verità”
Durante il torneo di Wimbledon, Jannik Sinner si sta dimostrando ancora una volta all’altezza del suo status di numero uno al mondo.
l tennista italiano sta mostrando grande forma e ottimo adattamento all’erba, confermando una crescente confidenza con la superficie dei Championships. Tuttavia, nonostante le sue prestazioni sul campo, torna a far parlare di sé anche per una vicenda ormai passata: il famoso caso Clostebol.
Nonostante il capitolo giudiziario si sia concluso da tempo, l’argomento continua a riemergere, con domande che spesso esulano dal contesto sportivo. In particolare, nella recente conferenza stampa seguita alla vittoria su Aleksandar Vukic, Sinner è stato nuovamente interrogato sulla sua difesa nel caso legato al Clostebol, la sostanza per la quale era stato temporaneamente sospeso.
Le parole di Sinner: “Mi sono potuto permettere un buon avvocato, ma il trattamento è stato uguale per tutti”
Senza perdere la calma e con il consueto atteggiamento pacato, Jannik ha risposto con trasparenza. Ha chiarito che non ha ricevuto alcun tipo di agevolazione da parte delle autorità antidoping. Piuttosto, ha evidenziato un elemento fondamentale: la possibilità di potersi avvalere di una difesa legale di alto livello grazie ai suoi guadagni nel mondo del tennis professionistico.
“Sono in una posizione in cui posso permettermi un buon avvocato, grazie ai soldi che ho guadagnato. Questo è un vantaggio, certo, ma il procedimento è stato lo stesso per tutti”, ha spiegato Sinner con lucidità. “La ITA (International Testing Agency) e la WADA (World Anti-Doping Agency) hanno seguito le regole con la stessa imparzialità, e il mio caso è stato trattato come ogni altro”.