I dati provengono dal più recente rapporto Human Index, elaborato dalla società Vis Factor in sinergia con EMG Different. Questo studio si distingue per la sua metodologia innovativa, che combina i tradizionali strumenti di rilevazione statistica con l’analisi dei contenuti presenti sul web e sulle principali piattaforme social. In questo modo, riesce a fornire un quadro più completo e dinamico delle tendenze dell’opinione pubblica italiana.
Il Partito Democratico cresce, il M5S in calo
Subito dopo Fratelli d’Italia, troviamo il Partito Democratico che si attesta al 23,7%. Il partito guidato da Elly Schlein registra un incremento significativo rispetto al passato, crescendo del 2,2%. Un risultato che mostra un rafforzamento del centrosinistra tradizionale, probabilmente trainato anche da un’opposizione sempre più presente nei temi sociali e nella difesa dei diritti.
In netto contrasto con la performance positiva del PD, il Movimento 5 Stelle subisce una battuta d’arresto. Il movimento fondato da Beppe Grillo e attualmente guidato da Giuseppe Conte scende all’11,6%, con una perdita del 3,7%. Si tratta di una flessione importante, che conferma la fase di difficoltà e la perdita di centralità dell’ex forza di governo.
Centrodestra: Forza Italia cresce e supera la Lega
Nel centrodestra si registra una sorpresa significativa: Forza Italia supera la Lega nelle preferenze degli elettori. Il partito fondato da Silvio Berlusconi e ora guidato da Antonio Tajani cresce fino a raggiungere il 9,8%, guadagnando l’1,7% rispetto ai dati precedenti. Questo risultato consente a Forza Italia di superare la Lega, che invece si ferma all’8,5%, segnando un calo dell’1%.
Questa inversione di tendenza potrebbe indicare un rafforzamento dell’area moderata all’interno della coalizione di centrodestra, con Forza Italia sempre più vista come il punto di riferimento per gli elettori che non si riconoscono nelle posizioni più estreme.
Le altre forze politiche: AVS in crescita, Azione e Italia Viva in difficoltà
Tra le altre formazioni politiche, l’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) mostra un andamento positivo, raggiungendo il 6,1% dei consensi. Un risultato che conferma la tenuta dell’area ecologista e progressista, sempre più rilevante soprattutto tra le fasce più giovani e sensibili ai temi ambientali.
In difficoltà, invece, i partiti centristi: Azione e Italia Viva rimangono entrambe al di sotto della soglia del 4%, segno che la proposta riformista e liberale fatica ancora a conquistare un elettorato stabile e significativo.
Giorgia Meloni ancora la leader più apprezzata
Nonostante alcune difficoltà e tensioni legate alla gestione del governo, Giorgia Meloni continua ad essere la leader politica più apprezzata dagli italiani. Il suo indice di gradimento si attesta al 41%, un dato che la conferma al vertice della classifica.
Al secondo posto troviamo Antonio Tajani, con un indice del 35,1%, in netta crescita. Seguono Elly Schlein con il 27,8%, Giuseppe Conte al 25,7% e Matteo Salvini leggermente sotto, al 25,6%.
I ministri più apprezzati: Tajani guida la classifica
Non solo come leader di partito, ma anche come membro del governo, Tajani si distingue tra i ministri più apprezzati. A seguire troviamo Matteo Piantedosi, titolare del Viminale, con un indice di gradimento del 32,3%. Subito dopo si collocano Guido Crosetto (31,6%), Gilberto Pichetto Fratin (30,2%) e Giancarlo Giorgetti (29,8%).
Questi dati mostrano come i ministri con ruoli chiave nella sicurezza, nella difesa e nell’economia godano di un buon apprezzamento pubblico, soprattutto per la gestione delle principali emergenze e per l’approccio pragmatico alla governance.
Analisi e commento: centrodestra saldo, opposizioni in difficoltà
Secondo Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, “essere in testa a metà legislatura è un segnale rassicurante per Giorgia Meloni”, che riesce a mantenere un ampio margine di vantaggio sugli avversari. Nonostante alcune fisiologiche oscillazioni nei sondaggi, la presidente del Consiglio può contare su una coalizione solida e coesa.
Al contrario, le opposizioni appaiono ancora divise. Se da un lato il Partito Democratico mostra segni di ripresa, dall’altro il crollo del M5S e la frammentazione dell’area centrista impediscono la costruzione di un fronte alternativo compatto e credibile.
Cosa pensa l’opinione pubblica: economia al centro del dibattito
Uno degli elementi più interessanti emersi dallo studio è l’analisi dei temi più discussi dagli italiani sui social network. In testa alle preoccupazioni degli utenti si conferma l’economia, con il 24,2% delle interazioni. A seguire troviamo la sanità (18,5%), i conflitti internazionali (15,5%), il lavoro (13,1%) e l’ambiente (7,1%).
Questi dati evidenziano una cittadinanza attenta alle questioni più concrete e rilevanti, sia sul piano nazionale che globale. In questo contesto, le forze politiche che sapranno dare risposte convincenti su economia e occupazione avranno maggiore possibilità di rafforzare il proprio consenso.
Forza Italia: nuovo punto di riferimento per i moderati?
Alla luce dei dati, Forza Italia sembra posizionarsi come possibile polo di riferimento per quell’elettorato moderato che cerca stabilità, competenza e una leadership rassicurante. La crescita del partito e l’apprezzamento personale di Tajani potrebbero rappresentare un’opportunità per ricompattare un’area centrista ancora dispersa.