Nonostante il calo, queste tre forze politiche restano al vertice delle intenzioni di voto, ma mostrano segnali di possibile disaffezione elettorale o assestamento dopo le recenti tornate elettorali.
Forza Italia e Lega in recupero
Forza Italia
, trainata dal lavoro del vicepremier Antonio Tajani, sale all’8,3%, guadagnando lo 0,3%. La Lega, guidata da Matteo Salvini, è anch’essa in crescita, al 8,1%. Entrambi i partiti del centrodestra sembrano beneficiare del rallentamento di FdI.
Sinistra e centro: piccoli segnali ma nessuno sfonda
Alleanza Verdi e Sinistra
registra un aumento e si porta al 6,7%. Azione rimane stabile al 3,4%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi è al 2,3%. +Europa resta all’1,5% e Noi Moderati all’1%.
Il quadro se si votasse oggi
Se si votasse oggi, il centrodestra (FdI + Lega + Forza Italia + Noi Moderati) si attesterebbe complessivamente sopra il 47%, restando la coalizione più forte, ma con segnali di equilibri interni che si vanno modificando. Il centrosinistra (PD + Verdi/Sinistra + +Europa) rimane attorno al 31-32%, mentre il M5S continua a rappresentare una forza a sé stante, in calo ma ancora significativa.
La politica italiana continua a evolversi rapidamente, e con essa anche l’umore dell’elettorato. I prossimi mesi saranno cruciali per comprendere se si tratta di movimenti temporanei o di un nuovo trend strutturale nei consensi.