Sondaggio politico 2025: vacanze rovinate per la sinistra, i dati

La Lega si attesta invece all’8,5%, confermando una fase di stabilizzazione ma senza segnali di recupero significativo rispetto ai mesi precedenti.

Noi Moderati resta fermo all’1,5%. Nel complesso, la coalizione di centrodestra mantiene un ampio vantaggio competitivo e rafforza la propria posizione nel confronto con le opposizioni.

Sinistra e area progressista in difficoltà

Sul fronte della sinistra e delle forze progressiste, il sondaggio registra una flessione più marcata. Alleanza Verdi e Sinistra scende al 5,5%, perdendo un punto percentuale rispetto a gennaio.

In calo anche +Europa, che si ferma all’1,5% (-0,5). Un dato che conferma la difficoltà dell’area progressista minore nel intercettare nuovo consenso.

Il quadro complessivo mostra un arretramento della sinistra nel suo insieme, incapace di capitalizzare il ruolo di opposizione in un contesto politico dominato dalla maggioranza.

Movimento 5 Stelle e partiti centristi

Il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte si posiziona all’11%, confermando un risultato a doppia cifra ma senza variazioni positive nel confronto con l’inizio dell’anno.

Tra i partiti centristi, Azione cresce al 3,5% (+0,5), mentre Italia Viva si ferma al 3%. Il Partito Liberaldemocratico chiude all’1,5%, in linea con gli altri partiti minori.

Il peso dell’astensione e degli indecisi

Un dato rilevante del sondaggio riguarda l’area del non voto. Indecisi e astenuti rappresentano il 28% del campione, una quota significativa che continua a incidere sulla lettura complessiva del quadro politico.

Un bacino ampio, che resta potenzialmente decisivo in vista delle prossime scadenze elettorali e che potrebbe modificare gli equilibri se intercettato in modo efficace.

Un quadro politico stabile ma sbilanciato

Nel complesso, il sondaggio restituisce l’immagine di un sistema politico stabile, con un centrodestra rafforzato e una opposizione frammentata e in difficoltà.

I numeri confermano la centralità di Fratelli d’Italia e della leadership di governo, mentre per la sinistra il 2025 si chiude con più interrogativi che certezze sul futuro assetto dell’area progressista.

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