Duplice omicidio a Villa Pamphili: arrestato il presunto assassino, si dichiara il padre della bambina
Un tragico fatto di cronaca ha sconvolto Roma nei giorni scorsi. I corpi senza vita di una giovane donna e della sua bambina di pochi mesi sono stati trovati all’interno del parco di Villa Doria Pamphili, uno dei polmoni verdi della Capitale.
Dopo giorni di indagini intense, coordinate dalla procura di Roma, le forze dell’ordine hanno annunciato l’arresto dell’uomo considerato il principale sospettato per il duplice omicidio. L’uomo si chiama Rexal Ford, ha 46 anni ed è cittadino statunitense.
Svolta nelle indagini: fermato il presunto autore del delitto
Il fermo di Rexal Ford è avvenuto grazie a un’efficace collaborazione internazionale tra le autorità italiane e quelle greche. Dopo essere riuscito a lasciare l’Italia l’11 giugno scorso, l’uomo è stato rintracciato e bloccato su un’isola greca. La fuga è durata appena 48 ore. Fondamentale per localizzarlo è stato il suo telefono cellulare, che ha continuato a portare con sé anche durante la latitanza. Il dispositivo, sempre attivo, ha permesso agli investigatori di tracciare i suoi spostamenti fino a Skiathos, isola delle Sporadi Settentrionali, dove è stato infine bloccato senza opporre resistenza.
Le vittime: madre di 29 anni e bimba di sei mesi
Le vittime del terribile delitto sono una giovane donna di 29 anni e la sua bambina di circa sei mesi. I loro corpi sono stati ritrovati in un’area isolata e nascosta del parco di Villa Pamphili, avvolti dalla vegetazione. Le autorità non hanno ancora reso noti i nomi delle vittime, ma si sa che erano persone fragili, probabilmente senza una fissa dimora, che negli ultimi tempi avevano trovato rifugio presso alcune strutture di accoglienza della Capitale.
Rexal Ford: il sospetto numero uno
Rexal Ford, l’uomo arrestato per l’omicidio, era già noto alle autorità per alcuni episodi pregressi. In particolare, una segnalazione trasmessa al programma televisivo “Chi l’ha visto?” ha consentito di collegarlo a un episodio avvenuto il 20 maggio, quando una pattuglia della polizia era intervenuta per una lite violenta tra un uomo in evidente stato di ubriachezza e una donna. Secondo quanto emerge, si tratterebbe proprio della stessa coppia coinvolta nel duplice omicidio.