sabato, Giugno 7

Pina Picierno sotto scorta: minacce da filo-russi e pro-Palestina, il Viminale interviene

Sul fronte mediorientale, ha denunciato l’antisemitismo crescente in Europa ma anche i crimini umanitari del governo Netanyahu a Gaza. Un tentativo di equilibrio che, però, l’ha esposta al fuoco incrociato di estremisti di entrambe le parti.

Minacce alla famiglia e l’allerta dell’intelligence

Secondo quanto trapelato, alcune lettere minatorie sono state recapitate direttamente alla sua abitazione a Roma, con riferimenti espliciti al figlio minorenne. I servizi segreti, dopo aver rilevato un’intensificazione della campagna d’odio anche sui canali europei, hanno avvisato l’intelligence italiana.

“Non è solo odio social” – confermano fonti interne – “ma un pericolo reale, con riferimenti personali, atti intimidatori fisici e cyber-attacchi”. La misura adottata dal Viminale è stata valutata come “necessaria e urgente”.

Il caso Solovyev e gli insulti in diretta tv

Un momento chiave nell’escalation è stato l’attacco verbale del giornalista russo Vladimir Solovyev, volto noto e vicino a Putin, che insultò Picierno in diretta televisiva su Rossija 1 dopo che lei aveva criticato la sua ospitata in Rai, poi annullata.

“Bestia pietosa”, “vergogna dell’umanità”, “idiota patentata”: questi alcuni degli epiteti usati da Solovyev, già sanzionato dall’UE, che provocarono un’ondata di solidarietà bipartisan. Picierno, in risposta, dichiarò: “Gli insulti dimostrano che le nostre azioni in Europa hanno un impatto fortissimo”.

Solidarietà trasversale e difesa delle istituzioni

Dal Parlamento europeo alla politica italiana, il sostegno non è mancato. Nicola Zingaretti, capodelegazione PD a Strasburgo, ha commentato: “Nessuna idea deve essere messa sotto scorta”. Anche esponenti di opposizione e governo hanno espresso solidarietà.

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