Un semplice SMS, un primo investimento di pochi euro e la promessa di facili guadagni. È così che, nel giro di pochi mesi, un risparmiatore siciliano ha visto sparire i risparmi di una vita, compresa la liquidazione accumulata in anni di lavoro. Un caso che il Codacons definisce emblematico di una nuova e pericolosissima truffa finanziaria online in rapida diffusione in tutta Italia.
A rendere pubblica la vicenda è l’avvocato Bruno Messina, vicepresidente Codacons Sicilia e legale che segue direttamente il caso. L’episodio rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di raggiri che sfruttano la scarsa educazione finanziaria e la crescente diffusione degli investimenti digitali.
Il primo contatto: l’SMS e l’investimento “di prova”
Secondo la ricostruzione, tutto ha avuto inizio con un messaggio ricevuto sul telefono cellulare. A contattare la vittima è stata una presunta società di brokeraggio online, presentata come affidabile e regolamentata. Il linguaggio utilizzato era tecnico, rassicurante e apparentemente professionale.
Convinto a tentare “senza rischi”, il risparmiatore ha effettuato un primo versamento di appena 250 euro. Una cifra contenuta, studiata appositamente per abbattere le difese psicologiche e costruire fiducia.
La trappola psicologica e il controllo della vittima
Da quel momento è iniziato un meccanismo graduale e altamente manipolatorio. I finti consulenti hanno mostrato sulla piattaforma presunti guadagni, consentendo in alcuni casi piccoli prelievi per rafforzare l’illusione di affidabilità.
Attraverso telefonate frequenti, messaggi continui e consigli “personalizzati”, i truffatori sono riusciti a instaurare un vero e proprio controllo psicologico sulla vittima, spingendola a investire somme sempre più elevate.
Nel giro di pochi mesi, i versamenti hanno superato i 250 mila euro, includendo anche prestiti richiesti a familiari e conoscenti.
Guadagni fittizi e prelievi impossibili
Sulla piattaforma online, i rendimenti apparivano sempre positivi. Ma ogni tentativo di prelevare il denaro si scontrava con nuovi ostacoli: tasse inesistenti da pagare, conti da “riattivare”, bonifici bloccati, vincoli imposti da presunte normative europee o dall’ESMA.
Ogni richiesta di chiarimento veniva rinviata con nuove scuse e ulteriori richieste di denaro. Fino al momento in cui i consulenti, inizialmente sempre disponibili, sono spariti nel nulla.
Il ruolo del Codacons e l’allarme nazionale
Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale Codacons, che parla di un fenomeno ormai esteso a livello nazionale.
«Le truffe finanziarie online – spiega Tanasi – non distruggono solo i risparmi, ma intere famiglie. Colpiscono sfruttando paura, fiducia e scarsa educazione finanziaria. È una vera emergenza sociale».
Come difendersi dalla nuova truffa finanziaria
Il Codacons invita alla massima attenzione e fornisce alcune regole fondamentali per evitare di cadere nel raggiro:
- Diffidare da promesse di guadagni facili o garantiti
- Non fidarsi di consulenti che operano esclusivamente online
- Verificare sempre che l’intermediario sia autorizzato e registrato
- Evitare società con sede estera poco trasparente
- Interrompere immediatamente i contatti in caso di dubbi
In presenza di sospetti, è fondamentale segnalare subito l’accaduto alle autorità competenti o al Codacons. Una denuncia tempestiva può fare la differenza tra la possibilità di recuperare almeno parte del denaro e la sua perdita definitiva.
La nuova truffa finanziaria online è silenziosa, graduale e devastante. E proprio per questo richiede attenzione massima e informazione costante.


















