lunedì, Dicembre 1

Giorgia Meloni fa un fioretto: niente alcol fino a Natale. Il significato della scelta

Durante un evento a Padova, Giorgia Meloni ha sorpreso tutti rifiutando un drink con una frase netta: «Niente alcolici, ho fatto un fioretto». Una scelta che ha lasciato interdetti molti presenti, soprattutto in Veneto, dove il bicchiere è quasi una tradizione culturale radicata. Ma per la premier il fioretto non è un gesto improvvisato né una trovata di immagine: è una pratica religiosa che porta avanti sin da bambina.

La rinuncia, infatti, è un rituale che Meloni osserva da anni, soprattutto in Quaresima e nel mese mariano. Questa volta ha deciso di estenderlo anche alle settimane che precedono il Natale: alcol bandito fino ai giorni immediatamente precedenti alle feste, quando tornerà a brindare con moderazione per non risultare “la guastafeste” durante gli eventi istituzionali.

Lo spritz, la passione della premier

Non è un mistero che Meloni apprezzi lo spritz, soprattutto durante le serate informali nella sua casa al Torrino. Un drink allegro, conviviale, che spesso accompagna conversazioni politiche e partite di burraco. Ma per lei il fioretto resta comunque una promessa sacra, da rispettare fino all’ultimo.

Per questo ha deciso di mettere in pausa ogni brindisi: niente prosecco, niente amarone, niente cocktail. Una decisione che molti suoi collaboratori conoscono bene e che lei porta avanti senza esibizionismi, ma con convinzione personale.

I giovani e i fioretti: una tradizione che torna

La rinuncia non riguarda solo il mondo adulto o cattolico praticante. Una recente indagine di Skuola.net ha rivelato che il 24% dei maturandi fa fioretti o preghiere per affrontare l’esame di Stato. Un dato sorprendente, che mostra come queste pratiche siano tutt’altro che superate.

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