domenica, Marzo 9

“Suoi i capelli”: Liliana Resinovich, svolta in queste ore nel caso

Le nuove tecniche di analisi, come il Next Generation Sequencing, permettono di ottenere risultati più rapidi e dettagliati rispetto ai metodi tradizionali. Questa tecnologia consente di esaminare simultaneamente centinaia di migliaia di frammenti di DNA o RNA, riducendo tempi e costi e aumentando le possibilità di individuare il colpevole. Gli esperti consigliano di applicare questa metodologia non solo ai nuovi reperti, ma anche ai campioni già raccolti in precedenza. Tra questi vi sono tracce biologiche presenti sul cordino che avvolgeva la testa della vittima, sui sacchetti di plastica, su una bottiglietta trovata accanto al cadavere e su altri elementi piliferi già repertati.

Le Ferite di Liliana: Una Morte Violenta

La super perizia eseguita dagli specialisti ha escluso categoricamente l’ipotesi del suicidio. Le analisi indicano che Liliana è morta per asfissia meccanica esterna, provocata dalla chiusura delle vie respiratorie attraverso compressione con le mani o con un tessuto morbido. I periti hanno riscontrato segni evidenti di violenza sul corpo della donna, tra cui contusioni alla testa, al viso e agli arti, oltre a lesioni sulle mani che suggeriscono un tentativo di difesa.

In particolare, le ferite alla fronte, alla palpebra destra, al labbro e al naso indicano chiaramente un’aggressione. Inoltre, una frattura alla vertebra toracica T2 è compatibile con una forte pressione esercitata sul collo della vittima da dietro, un chiaro segnale di strangolamento. Gli esperti sono concordi nel ritenere che tutte queste lesioni siano avvenute poco prima del decesso. L’ipotesi che tali ferite possano derivare da un evento accidentale è stata esclusa in maniera definitiva.

Quando e Dove è Morta Liliana Resinovich

Uno degli aspetti più controversi del caso riguarda il momento e il luogo della morte. La perizia colloca il decesso con un elevato grado di probabilità nella mattinata del 14 dicembre 2021, ossia poche ore dopo che Liliana aveva consumato la colazione. All’interno del suo stomaco sono stati trovati residui di uva passa e cereali, ultimi alimenti ingeriti prima dell’aggressione.

Un altro elemento chiave riguarda il luogo del ritrovamento. Alcuni sospettavano che il cadavere fosse stato spostato dopo il delitto, ma gli esperti hanno escluso questa ipotesi. L’analisi delle condizioni meteorologiche, degli insetti presenti sul corpo e della vegetazione circostante dimostra che il cadavere è rimasto sempre nello stesso punto in cui è stato scoperto. Non vi è alcuna evidenza scientifica che suggerisca un congelamento o una conservazione del corpo in un luogo diverso.

Le Parole della Famiglia e la Speranza nella Giustizia

La nuova perizia rappresenta un punto di svolta importante nel caso, dando nuova speranza ai familiari di Liliana nella ricerca della verità. Il fratello della vittima, Sergio Resinovich, ha espresso un misto di sollievo e dolore di fronte ai risultati dell’analisi: “Quello che mi fa più male è sapere che mia sorella è stata picchiata. Hanno fatto uno scempio del suo corpo, ha sofferto tanto”.

Anche la cugina Silvia ha commentato la perizia con emozione: “Non è una vittoria, ma un punto di partenza. Ci sono ancora molte cose da chiarire. Noi non ci siamo mai arresi perché avevo promesso a Lilly che avremmo cercato la verità”.

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