martedì, Giugno 17

Tragedia in India, crolla ponte con centinaia di turisti: ci sono morti e dispersi

Il ponte crollato: struttura obsoleta e manutenzione assente

Una delle questioni che sta suscitando maggior scalpore è lo stato del ponte prima del crollo. Secondo testimonianze raccolte sul posto e dichiarazioni ufficiali, la struttura era vecchia di oltre trent’anni e non era mai stata sottoposta a interventi di manutenzione significativi. Alcuni residenti avevano più volte segnalato la presenza di crepe visibili e altri segni di deterioramento, ma pare che nessuna misura concreta sia stata adottata.

Le forti piogge degli ultimi giorni, che hanno aumentato il livello del fiume, avrebbero aggravato la già precaria condizione del ponte. Il peso combinato della folla e delle vibrazioni provocate dal movimento dei turisti potrebbero aver rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, provocando il crollo improvviso della struttura.

Una tragedia annunciata? Cresce la rabbia dei cittadini

L’episodio ha sollevato un’ondata di rabbia e indignazione tra la popolazione locale. In molti accusano le autorità di negligenza e scarsa attenzione alla sicurezza pubblica, soprattutto in una zona così frequentata. La manutenzione delle infrastrutture, secondo alcuni esperti, dovrebbe essere una priorità nelle aree turistiche, ma troppo spesso viene trascurata a causa di tagli di bilancio o burocrazia.

La domanda che ora tutti si pongono è: questa tragedia si poteva evitare? Secondo numerosi analisti e tecnici del settore, sì. Con controlli più frequenti, un sistema di sorveglianza e manutenzione efficiente e il rispetto delle norme di sicurezza, il disastro si sarebbe potuto evitare o, quanto meno, ridurre nelle sue conseguenze.

Le autorità aprono un’inchiesta: accertare le responsabilità

Di fronte all’enorme impatto dell’incidente, le autorità del distretto di Pune hanno annunciato l’apertura di un’inchiesta ufficiale. L’obiettivo è accertare eventuali responsabilità nella gestione e manutenzione del ponte. Si cercherà di comprendere se ci siano state negligenze da parte degli enti pubblici locali o di altre figure incaricate della sicurezza.

Il governo regionale ha inoltre promesso un risarcimento per le famiglie delle vittime e un piano d’emergenza per rivedere lo stato delle infrastrutture simili presenti nel territorio. La priorità, però, resta quella di concludere le operazioni di salvataggio e offrire supporto psicologico e logistico ai parenti dei dispersi.

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