venerdì, Novembre 22

Tragedia in montagna, marito e moglie escono a funghi poi il dramma:

Dramma a Mezzoldo, un piccolo comune montano di soli 164 abitanti situato in provincia di Bergamo.

Una donna di 71 anni è tragicamente deceduta dopo essere precipitata per circa 30 metri in una scarpata. La vittima, insieme al marito, stava trascorrendo una giornata all’aperto, in cerca di funghi, quando quella che doveva essere una tranquilla passeggiata si è trasformata in una tragedia.

La dinamica dell’incidente ha sconvolto la comunità e sollevato domande sulla sicurezza nelle escursioni in montagna. Vediamo nel dettaglio come si sono svolti i fatti.

La dinamica dell’incidente

Il tragico incidente è avvenuto nella giornata di martedì 10 settembre. I coniugi, come spesso accade in questa stagione, si erano avventurati nei boschi dell’Alta Val Brembana, precisamente nella zona sopra al rifugio Madonna delle Nevi, una località molto frequentata dagli appassionati di escursionismo e ricerca di funghi. Dopo essere usciti di buon’ora, i due avevano deciso di separarsi per coprire più terreno, con l’accordo di ritrovarsi al parcheggio dell’auto poco prima di mezzogiorno.

Purtroppo, quando il marito è tornato all’appuntamento, sua moglie non era presente. Nonostante i ripetuti tentativi di contattarla al telefono, non è riuscito a mettersi in comunicazione con lei. In quell’area, infatti, le reti telefoniche sono spesso poco affidabili e le comunicazioni risultano difficoltose. Comprendendo che qualcosa di grave poteva essere accaduto, l’uomo ha preso la decisione di recarsi al rifugio più vicino per chiedere aiuto.

L’allarme e l’intervento dei soccorsi

intorno alle 12.30, la chiamata di emergenza è stata ricevuta dalla centrale operativa dei soccorsi Soreu, che ha immediatamente allertato la delegazione orobica del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) e i Vigili del Fuoco. Vista la gravità della situazione e la vastità dell’area da perlustrare, è stato richiesto anche l’intervento di un elicottero per agevolare le operazioni di ricerca dall’alto. In montagna, infatti, ogni minuto è prezioso, e l’uso di mezzi aerei può fare la differenza.

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