L’ex deputata democratica convertita all’area trumpiana, secondo alcuni media americani, sarebbe stata esclusa dopo la sua testimonianza in Congresso di marzo, in cui aveva affermato che “l’Iran non stava sviluppando la bomba atomica”.
Un’affermazione che Trump ha smentito pubblicamente due volte, alimentando tensioni interne all’amministrazione. Gabbard ha poi cercato di correggere il tiro via social, scrivendo: “L’Iran potrebbe costruire un’arma nucleare nel giro di settimane o mesi se decidesse di farlo. Il presidente ha chiarito che non lo permetterà e io sono d’accordo”. Ma a quanto pare, non è bastato: il suo posto nella stanza dei bottoni è rimasto vuoto.
L’Iran: “Comportamento criminale degli USA, ci difenderemo”
La risposta di Teheran non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri Seyed Abbas Araghchi ha definito l’attacco americano “oltraggioso, estremamente pericoloso, illegale e criminale”. Ha accusato gli Stati Uniti di aver violato la Carta delle Nazioni Unite e il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP): “Questi eventi avranno conseguenze durature. L’Iran si riserva ogni diritto di difendere la propria sovranità e il proprio popolo”.
L’Onu ha convocato un vertice straordinario per valutare l’accaduto, mentre la Russia ha lanciato un’allerta: “Gli Stati Uniti hanno aperto il vaso di Pandora”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Lavrov, avvertendo che il conflitto potrebbe allargarsi.
Conte attacca Meloni: “Non conceda le basi italiane per la guerra”
Intanto in Italia scoppia la polemica politica. Il leader del M5S Giuseppe Conte ha attaccato frontalmente il governo Meloni: “Chiedo alla premier di non concedere l’uso delle basi italiane per questa escalation. Non possiamo essere complici di una guerra dagli esiti incalcolabili”.
Conte ha parlato di “diritto internazionale calpestato” e di “NATO ormai inutile”, sottolineando che “Trump rincorre Netanyahu, ma la loro dottrina della forza rischia di scatenare un nuovo caos globale”.