Donald Trump rilancia la diplomazia sul conflitto in Ucraina. “I miei negoziatori sono pronti a incontrare i russi”, ha dichiarato il presidente americano, auspicando che Vladimir Putin “accetti il cessate il fuoco”.
Dall’altra parte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che Kiev è pronta ad accogliere Mosca per iniziare i colloqui, dopo aver dato l’ok alla proposta americana di una tregua di 30 giorni. “Questa pausa servirà a redigere un piano di pace”, ha detto Zelensky, annunciando anche l’intenzione dell’Ucraina di firmare un accordo quadro sui minerali con gli Stati Uniti
Kiev accetta il cessate il fuoco proposto dagli Usa
La svolta è arrivata durante i colloqui di Gedda: l’Ucraina ha accettato l’iniziativa americana che prevede una tregua di un mese nei combattimenti con la Russia. Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha confermato che “gli Stati Uniti avranno oggi contatti diretti con i russi” e ha sollecitato Mosca “a porre fine a tutte le ostilità”.
Tuttavia, il Cremlino prende tempo. Il portavoce Dmitry Peskov invita alla cautela: “Non corriamo troppo sull’ipotesi di accettare la tregua. Servono garanzie”.
Lavrov attacca Ursula von der Leyen
Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov lancia un duro attacco contro la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, definendola “la Führer” e accusandola di voler “rimilitarizzare l’Europa”. Le sue parole fanno riferimento al piano di riarmo europeo presentato dalla leader dell’Unione.
Continuano i bombardamenti russi
Mentre si discute di tregua, la guerra sul campo non si ferma. Secondo l’Aeronautica militare ucraina, la Russia ha colpito Kiev, Kharkiv e Sumy con droni, missili balistici Iskander-M e 133 droni kamikaze Shahed.
Particolarmente grave l’attacco missilistico sul porto di Odessa, che ha causato la morte di quattro cittadini siriani. A Sumy si registra una vittima e un’altra a Kryvyi Rig.
Il presidente della regione di Odessa, Oleg Kiper, ha confermato l’attacco su Telegram.
Usa e Russia: dialogo tra le intelligence
A margine degli scontri, si segnala un colloquio telefonico tra il capo della Cia, John Ratcliffe, e il direttore dell’intelligence esterna russa, Serghei Naryshkin. Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, i due avrebbero concordato di mantenere “contatti regolari” con l’obiettivo di garantire la stabilità e ridurre lo scontro tra Mosca e Washington.