domenica, Settembre 8

Una forte tempesta solare sta per colpire la Terra: quando accadrà e cosa può succedere

Questo livello di allerta prevede impatti significativi sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come il GPS e potenziali problemi per satelliti e veicoli spaziali. Inoltre, aumenta la probabilità di osservare aurore boreali anche a latitudini inferiori rispetto a quelle usuali.

Messerotti: “Ci stiamo avvicinando al picco”

“La tempesta potrebbe iniziare già oggi e continuare fino alla giornata di domani. Tuttavia, l’attività solare rimarrà intensa anche nei prossimi giorni, stiamo avvicinandoci al picco”, ha spiegato Mauro Messerotti, professore di Meteorologia spaziale presso l’Università di Trieste.

Questa tempesta è causata dall’intensa attività di un gigantesco gruppo di macchie solari identificato come AR3664, che si estende per circa 200.000 chilometri, circa 16 volte le dimensioni della Terra. Questo gruppo di macchie solari è una delle regioni più grandi e attive osservate durante il ciclo solare in corso, che ha avuto inizio nel dicembre 2019.

“Una macchia solare così grande da essere visibile ad occhio nudo”

L’estensione di AR3664 lo rende paragonabile ad un altro enorme gruppo di macchie solari, noto come Gruppo di Carrington, che causò effetti significativi tra agosto e settembre del 1859. Questo evento provocò incendi negli uffici del telegrafo e generò aurore boreali anche vicino all’equatore. “La regione AR3664 è caratterizzata da una grande complessità, con campi magnetici estremamente intensi che creano una situazione particolarmente instabile”, osserva Messerotti. “È così grande che è visibile ad occhio nudo, anche se ovviamente è necessaria una protezione adeguata”.

Cosa aspettarci nei prossimi giorni

Una tempesta solare, o geomagnetica, è un disturbo del campo magnetico terrestre causato dalle particelle ad alta energia emesse dal Sole, che rendono elettricamente carico lo strato più esterno dell’atmosfera terrestre.

A causa di questo fenomeno, le onde radio che viaggiano in queste zone perdono energia a causa di collisioni più frequenti con gli elettroni, provocandone il degrado o addirittura l’assorbimento completo.

Negli ultimi giorni, il gruppo di macchie solari AR3664 ha prodotto diversi potenti brillamenti solari, ovvero violente eruzioni che rilasciano un’energia equivalente a decine di milioni di bombe atomiche.

Nella giornata del 9 maggio, in particolare, sono stati registrati due di questi brillamenti di classe X, il livello più alto, rilevati dal satellite Goes-16 della NASA e della NOAA alle 11:13 e alle 19:44 ora italiana.

Entrambi questi eventi sono stati associati a due espulsioni di massa coronale (CME), ovvero espulsioni di materia sotto forma di plasma, che si stanno dirigendo verso la Terra. A queste si aggiungono altre tre CME generate tra l’8 e il 9 maggio, il cui arrivo è previsto entro l’11 maggio.

“In totale, sono cinque le CME dirette verso la Terra”, conferma Messerotti. “Se queste CME dovessero fondersi tra loro, ciò potrebbe rendere la tempesta geomagnetica ancora più intensa, anche se è impossibile prevedere se ciò accadrà”.

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