venerdì, Giugno 27

Vannacci choc: “Chi mandiamo al fronte, questi signori?”. Attacco a Ucraina, NATO e Lgbt

Vannacci attacca NATO, Ucraina e comunità LGBT: “Al fronte mandiamo quelli del Gay Pride?”

Parole pesanti, destinate a far discutere e a scatenare reazioni a catena. L’europarlamentare leghista Roberto Vannacci, generale noto per le sue dichiarazioni divisive, ha infiammato la piazza di San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, con un intervento pubblico in cui ha affrontato – a suo modo – temi internazionali come il conflitto in Ucraina, la minaccia russa e la strategia militare della NATO, ma anche la questione del riarmo europeo e la comunità LGBT.

“La NATO ha perso. In Ucraina una guerra crudele, non ci sono più uomini”

Secondo Vannacci, la missione NATO in Afghanistan si è conclusa con “una sonora sconfitta”, nonostante l’enorme dispiegamento tecnologico e militare dell’Occidente: “Non c’erano soldati che morivano sul campo. E ve lo dice uno che c’è stato”, ha affermato. Ha poi definito “crudele” l’attuale conflitto tra Ucraina e Russia – da lui descritto come una “guerra per procura tra Russia e Stati Uniti” – evidenziando come, a suo dire, Kiev abbia ormai terminato gli uomini da mandare al fronte.

Vannacci ha poi criticato l’idea del riarmo europeo, giudicandolo “inutile” senza uomini disposti a combattere: “Spendere 800 miliardi in armamenti a cosa serve se non c’è nessuno da inviare in guerra?”. E ha proseguito con un attacco alla comunità LGBT, facendo riferimento al recente Gay Pride tenutosi in Toscana: “Chi mandiamo contro la minaccia russa? I signori del Gay Pride?”. Una frase che ha suscitato un immediato mormorio tra i presenti e reazioni durissime online.

Non è la prima volta che il generale attacca la comunità LGBT. Nel suo libro, diventato oggetto di polemiche, aveva scritto: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione”. Più recentemente, durante un talk show su La7, aveva ribadito che “gli stessi omosessuali si definiscono non normali”. Anche in questa occasione, le sue parole sono state accolte con indignazione da numerosi esponenti politici e associazioni.

“La Russia non è un pericolo. Trump è l’unico che parla di pace”

Vannacci ha poi minimizzato la minaccia russa, ironizzando: “Non ho trovato i cosacchi in giro mentre venivo qui”. E infine, ha elogiato l’ex presidente USA Donald Trump, definendolo “l’unico che parla di pace” in un contesto internazionale sempre più instabile.

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