Trump: “Sappiamo dov’è Khamenei, ma non lo uccideremo (per ora)”. Israele intensifica i raid su Teheran
Il conflitto tra Israele e Iran entra in una fase sempre più drammatica. A poche ore dal massiccio attacco aereo israeliano su Teheran, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato apertamente: “Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto ‘Leader Supremo’ Khamenei. È un bersaglio facile, ma non lo elimineremo… per ora”. Subito dopo, un messaggio a caratteri cubitali su Truth Social: “Resa incondizionata”.
La campagna israeliana e l’attacco a Shadmani
Israele prosegue la sua campagna mirata contro i vertici militari e nucleari iraniani. L’ultimo colpo ha ucciso il generale Ali Shadmani, appena nominato Capo di Stato Maggiore da Khamenei quattro giorni fa. I raid hanno colpito anche impianti di arricchimento dell’uranio e centri di ricerca. Secondo fonti ufficiali, il bilancio delle vittime iraniane è salito a 224 morti dal weekend.
In risposta, l’Iran ha lanciato più di 370 missili e centinaia di droni su obiettivi israeliani, causando 24 morti e oltre 500 feriti. L’escalation è senza precedenti.
Trump: “Controlliamo i cieli iraniani”
Trump ha poi rivendicato il controllo completo dello spazio aereo iraniano: “L’Iran aveva ottimi sistemi di tracciamento, ma non sono paragonabili alla ‘roba’ fatta negli USA. Nessuno lo fa meglio di noi”, ha scritto.
“Non vogliamo vedere missili lanciati contro civili o soldati americani. La nostra pazienza si sta esaurendo”, ha aggiunto, lasciando intendere che un intervento diretto degli Stati Uniti è sempre più vicino.