sabato, Giugno 21

Caso Garlasco, il legale di Sempio attacca: “Quello scatolone non andava aperto”

Garlasco, la denuncia del legale di Andrea Sempio: “Lo scatolone non doveva essere aperto”

Le nuove indagini sul delitto di Chiara Poggi tornano al centro dell’attenzione mediatica. Dopo l’apertura del vecchio scatolone contenente reperti biologici e materiali non analizzati per oltre 18 anni, l’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, ha sollevato dubbi pesanti sulla legittimità dell’operazione.

Un incidente probatorio delicato

Il nuovo incidente probatorio, avviato per cercare tracce di DNA su oggetti rimasti a lungo inutilizzati o poco esaminati, prosegue tra attese e polemiche. Durante un’intervista a Pomeriggio 5 News, l’avvocato Lovati ha criticato duramente la procedura seguita dagli inquirenti: “Se non c’è un decreto di sequestro, lo scatolone non doveva neanche essere aperto”, ha dichiarato con fermezza.

Il nodo del sequestro e la posizione della difesa

Secondo Lovati, manca un elemento chiave: il documento ufficiale che giustifichi il sequestro dei reperti. “Parlo di un decreto del 2007. A me non interessa un verbale di dissequestro arrivato otto mesi dopo”, ha ribadito il legale, sottolineando come la restituzione della casa alla famiglia Poggi non avrebbe comunque autorizzato la riapertura di materiali così sensibili senza una base legale chiara.

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