sabato, Luglio 26

Caso Orlandi, trovate ossa umane: cosa succede ora

Caso Orlandi, trovate ossa umane: cosa succede ora

Un nuovo e inquietante sviluppo riapre il caso di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa nel 1983 all’età di 15 anni. Durante dei lavori di ristrutturazione presso il Padiglione Monaldi dell’ospedale San Camillo di Roma, sono stati rinvenuti resti umani. Gli investigatori non escludono che possano appartenere proprio alla ragazza scomparsa più di quarant’anni fa.

Il ritrovamento dei resti nel padiglione abbandonato

Il Padiglione Monaldi, situato all’interno del complesso dell’ospedale San Camillo, era un tempo adibito a reparto di patologia clinica neuromuscolare. L’attività sanitaria è cessata alla fine degli anni Ottanta, e l’edificio è stato parzialmente ristrutturato nel 1999. Tuttavia, non è mai stato completamente riqualificato e negli ultimi decenni è stato lasciato in stato di abbandono, divenendo rifugio di senzatetto e tossicodipendenti.

Proprio in quest’area, ormai fatiscente, sono stati rinvenuti dei resti umani durante lavori edilizi. Le ossa, secondo una prima analisi visiva, sembrano essere molto datate. Sarà ora compito degli esperti forensi determinare l’età e il sesso dei resti, con l’obiettivo di eseguire poi un confronto genetico con il DNA di Emanuela Orlandi.

Il legame con la testimonianza di Sabrina Minardi

Il dettaglio che ha suscitato particolare attenzione è la posizione geografica del ritrovamento: il padiglione in cui sono state scoperte le ossa si trova a pochi passi da via Pignatelli, al Gianicolense, dove secondo Sabrina Minardi – ex compagna del boss Enrico De Pedis – la giovane sarebbe stata tenuta prigioniera dopo il rapimento.

Minardi aveva raccontato che Emanuela fu sequestrata e trasferita più volte, passando anche per un’auto con a bordo monsignor Paul Marcinkus, figura di spicco del Vaticano e, all’epoca, presidente dello IOR (Istituto per le Opere di Religione). Secondo la sua versione, la 15enne fu infine condotta in una cantina di un edificio situato proprio di fronte al San Camillo, in via Pignatelli, angolo Largo Ravizza.

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