rompe il silenzio sul caso Matteo Ricci, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche e destinatario di un avviso di garanzia. Lo fa durante una conferenza stampa in cui, con parole misurate ma chiare, sceglie di non chiedere le dimissioni del candidato del Partito Democratico, nonostante la pressione mediatica e politica.
“Non ci sono ragioni allo stato per chiedere un passo indietro a Ricci. Non ci sono elementi a carico della sua colpevolezza. Chiederlo ora significherebbe creare un brutto precedente”, ha dichiarato l’ex premier. Parole che segnano una svolta rispetto all’approccio tradizionalmente giustizialista del Movimento 5 Stelle.
“Rispetto della legalità e dell’etica pubblica”: la nuova linea di Conte
Conte ha sottolineato come la decisione sia frutto di una riflessione interna al M5S, che si è interrogato sui principi fondamentali del movimento: “Il rispetto della legalità e dell’etica pubblica è il nostro DNA. È una vocazione costitutiva del M5S”, ha spiegato. “Essendo in coalizione, era giusto fare una pausa di riflessione per capire se c’erano dubbi sull’onestà del candidato. Ma allo stato non ve ne sono”.
L’equilibrio fragile del campo largo e la partita in Campania
Secondo fonti interne, la scelta di Conte non è solo etica ma anche strategica. Vediamo tutto nella prossima pagina.