domenica, Agosto 24

Vip in difesa del Leoncavallo: da Bisio a Fedez, la protesta dopo lo sgombero

La levata di scudi dei vip

Lo sgombero del Leoncavallo, storico centro sociale di Milano, ha scatenato una pioggia di reazioni dal mondo dello spettacolo, della musica e del giornalismo. Da Claudio Bisio a Fedez, passando per Emis Killa e Michele Serra, in tanti hanno preso posizione contro la decisione del governo di chiudere la struttura occupata da decenni, definita da alcuni “un simbolo della città” e da altri “un luogo di illegalità tollerata troppo a lungo”.

Bisio: “Una factory di cultura”

L’attore e comico Claudio Bisio ha espresso la sua amarezza ricordando il ruolo del Leoncavallo negli anni: “Era una factory, un posto che ha ospitato artisti e prodotto cose belle. Le vie dell’arte sono infinite, e se c’è gente civile che fa cose spontanee, perché tarpargli le ali?”. Per Bisio, lo sgombero è stato “una prova di forza che fa ridere e fa piangere”. Una visione che contrasta con quella di chi vede nel centro sociale un luogo dove, insieme a concerti e arte, si sono svolte anche proteste e manifestazioni spesso finite con scontri e violenze.

I rapper in campo

A unirsi al coro anche i rapper. Fedez, dalla sua residenza in Costa Smeralda, ha pubblicato sui social un messaggio in cui critica l’operazione: “L’involucro splendente di una città che è stata svuotata di tutto. Anche della sua stessa identità”. Con lui, anche Emis Killa, che ha definito lo sgombero “la fine di un pezzo della sua storia artistica”: “Tantissimi ragazzi come me hanno forgiato la loro personalità nei centri sociali. Il Leo ha significato aggregazione, arte e rispetto per il prossimo”.

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