sabato, Novembre 15

Elezioni Marche 2025, Ricci ammette la sconfitta: “Battaglia impari, Pd senza risorse”

Ricci ammette la sconfitta ma attacca sul campo largo

Matteo Ricci ha il volto tirato quando si presenta davanti ai giornalisti per commentare l’esito delle elezioni regionali nelle Marche 2025. L’ex sindaco di Pesaro ed europarlamentare del Pd ammette apertamente la sconfitta, ma le sue parole assumono i toni di una critica al campo largo che lo ha sostenuto.

“Abbiamo costruito un progetto di cambiamento per le Marche perché eravamo preoccupati, ma i marchigiani hanno scelto la continuità. Era una battaglia complicatissima, ho dato il 200% e penso si sia visto”, dichiara Ricci, senza però prendersi responsabilità dirette per il risultato.

“Lotta impari, poche risorse rispetto al centrodestra”

Ricci ha sottolineato il divario di mezzi nella campagna elettorale: “Le forze in campo erano sbilanciate. Per ogni nostro manifesto ce ne erano sei degli altri. È stata una lotta impari dal punto di vista delle risorse”. Parole che suonano come un’accusa implicita al Pd e ai partner di coalizione, incapaci di garantire un sostegno sufficiente.

L’esponente dem ha comunque ringraziato Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli e Renzi, oltre ai militanti: “Vi voglio bene con tutto il cuore, avrei voluto darvi una soddisfazione, ma non ci siamo riusciti. Ora dobbiamo tenere unita questa coalizione”.

La difesa della campagna su Gaza

Ricci non arretra neppure sulla scelta di aver polarizzato gli ultimi giorni di campagna sulla guerra a Gaza: “Lo rifarei domani mattina. Un amministratore deve avere i piedi sulla sua terra, ma la testa sul mondo”. Una posizione che, a giudicare dal risultato elettorale, non è stata premiata dagli elettori marchigiani.

Acquaroli oltre il 51%, Ricci sotto

Il governatore uscente Francesco Acquaroli ha conquistato la riconferma con oltre il 51% dei voti, lasciando Ricci e il centrosinistra distanziati di diversi punti percentuali. Una vittoria netta che conferma la solidità del centrodestra nelle Marche e lascia la coalizione progressista a fare i conti con l’ennesima sconfitta.

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