Mattarella: “Il 7 ottobre resta una pagina turpe della storia”
Un monito severo, diretto e privo di ambiguità. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto a due anni dall’attacco terroristico di Hamas contro Israele, condannando con fermezza le derive estremiste e gli striscioni comparsi a Roma in memoria del 7 ottobre. “Il 7 ottobre 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia”, ha dichiarato il Capo dello Stato, richiamando tutti al dovere della memoria e della verità.
Un ricordo delle vittime e un monito contro l’odio
Mattarella ha ricordato i numeri della strage: oltre 1.200 morti tra civili e militari israeliani e più di 250 persone rapite. Di queste, 140 sono state liberate, mentre una ventina si ritiene ancora viva. “Un vile attacco terroristico”, lo ha definito, “che ha colpito cittadini inermi e inferto un colpo durissimo a ogni prospettiva di pace nella regione”.
Condanna anche per la tragedia di Gaza
Il Presidente non ha tuttavia taciuto sulle conseguenze del conflitto. Ha espresso “profonda preoccupazione per il prezzo intollerabile di morte, fame e disperazione” che la popolazione civile di Gaza continua a pagare in seguito alla reazione militare israeliana. “Quel prezzo – ha ammonito – va fermato, nel rispetto pieno del diritto internazionale umanitario”.
“Rimuovere l’infamia del 7 ottobre sarebbe cinismo”
Nel suo discorso, Mattarella ha avvertito contro ogni tentativo di relativizzare l’orrore. “Rimuovere l’infamia di quella giornata equivarrebbe – ha detto – a un pensiero cinico e accomodante, che apre la porta all’indifferenza verso il male”. Parole che suonano come un richiamo morale a non dimenticare, e a non giustificare mai la violenza contro civili innocenti.
“Antisemitismo fondato su imbecillità e odio”
Il Capo dello Stato ha poi denunciato con forza la recrudescenza di episodi antisemiti registrati in Europa e nel mondo. “Quanto avviene a Gaza e i sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo, fondato sull’imbecillità e sulla diffusione dell’odio”. Un passaggio che suona come una risposta diretta agli striscioni e slogan pro Hamas comparsi nei giorni scorsi nella capitale.
“Sostenere la pace e la legalità”
Concludendo il suo intervento, Mattarella ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime e ai rapiti ancora nelle mani dei terroristi, auspicando una loro liberazione immediata. “Il nostro obiettivo deve restare quello di fermare l’ondata di violenza e tornare a un dialogo di pace”. Il messaggio del Presidente, ancora una volta, riafferma il ruolo dell’Italia come voce di equilibrio e di umanità in uno dei conflitti più drammatici del nostro tempo.