mercoledì, Novembre 5

Milano, arrestato un agente per tentata rapina: sospeso dal servizio

Un episodio che ha dell’incredibile ha sconvolto la Questura di Milano.
Un assistente capo della polizia è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina insieme a un complice. L’arresto è avvenuto a Cologno Monzese venerdì 31 ottobre, e la notizia è trapelata solo oggi, lasciando sgomenti colleghi e cittadini.

“Proprio tu!”: la reazione dei carabinieri

I carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione di una donna di 34 anni, inseguita da due uomini a bordo di una Citroen C4. La vittima ha riconosciuto nei due i presunti autori di una rapina subita dal suo compagno lo scorso 17 ottobre. Quando i militari hanno fermato l’auto e identificato i sospetti, la sorpresa è stata enorme: uno di loro era un agente di polizia in servizio. “Proprio tu!” — avrebbero esclamato alcuni carabinieri, increduli davanti al volto del collega.

Targhe rubate e materiale della polizia in auto

Il controllo sulla vettura ha rivelato che le targhe erano rubate e alterate. A bordo si trovavano il poliziotto, in servizio presso l’Ufficio tecnico-logistico della Questura di Milano, e un uomo di Buccinasco con precedenti per truffa e ricettazione.

Durante la perquisizione sono stati trovati oggetti inquietanti:

  • una pistola d’ordinanza;
  • un lampeggiante blu;
  • pettorine e placche con la scritta “Polizia”;
  • una radio portatile;
  • un rilevatore GPS.

Materiale che, secondo gli investigatori, sarebbe potuto servire a simulare un controllo o a organizzare altre rapine.

L’arresto e la sospensione immediata

Dopo il fermo, l’agente è stato sospeso dal servizio e posto sotto inchiesta. La Procura di Monza coordina le indagini, mentre la Questura di Milano ha aperto un procedimento disciplinare interno per verificare eventuali complicità o omissioni.

Secondo quanto trapelato, il poliziotto era considerato un profilo insospettabile. L’arresto ha provocato un forte senso di sconcerto e delusione tra i colleghi.

Un caso che scuote la fiducia nelle istituzioni

Il caso ha acceso un ampio dibattito sulla necessità di controlli interni più rigorosi nelle forze dell’ordine. Il fatto che un agente con accesso a dotazioni istituzionali sia coinvolto in un crimine del genere mette in discussione la sicurezza dei protocolli e il sistema di vigilanza interna.

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