Una riunione lunga, complessa, strategica. Al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa per fare il punto sui dossier più delicati della politica internazionale. Sul tavolo, la guerra in Ucraina, il fragile equilibrio in Medio Oriente, la sicurezza europea e la crescente pressione delle minacce ibride provenienti dall’esterno.
Accanto al Capo dello Stato, la premier Giorgia Meloni e tutti i principali ministri coinvolti nelle scelte di sicurezza nazionale: Antonio Tajani, Matteo Piantedosi, Guido Crosetto, Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano. Una presenza ampia, rappresentativa di tutta la maggioranza, nonostante le differenze emerse negli ultimi giorni proprio sul tema degli aiuti militari.

Ucraina, “pieno sostegno alla libertà di Kiev”: la posizione dell’Italia
Il primo dossier affrontato riguarda il conflitto russo-ucraino. Mattarella e i membri del Consiglio hanno espresso forte preoccupazione per l’intensificazione dei bombardamenti russi su Kiev, le vittime civili e le interruzioni energetiche che stanno mettendo in ginocchio la popolazione. Una situazione definita “sempre più pesante e iniqua”.

















