Una scossa di terremoto è stata avvertita questa sera lungo la Costa Garganica, generando attimi di apprensione tra i residenti e diverse segnalazioni ai social e ai numeri locali di emergenza. L’evento ha ricordato ancora una volta la costante attività sismica del promontorio e dell’intera area adriatica.

Alle 18:24 del 20 novembre 2025, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un terremoto di magnitudo 2.8 con epicentro in mare, a circa 3 km da Rodi Garganico. L’ipocentro è stato localizzato a 26 km di profondità, un dato coerente con la sismicità intermedia dell’area.
La scossa è stata avvertita nella zona costiera e nelle aree collinari vicine, con vibrazioni percepite in particolare ai piani alti degli edifici. Non si segnalano danni né disagi ai servizi pubblici.
La testimonianza della popolazione
Sui social diversi utenti hanno riportato di aver avvertito nettamente il movimento: una vibrazione breve ma percepibile, soprattutto nella fascia costiera. Molti residenti descrivono un “colpo secco”, altri una lieve oscillazione.
La scossa ha prodotto un’accelerazione al suolo di circa 0,025 g, un valore molto inferiore rispetto alle soglie considerate critiche in quest’area, dove le attese geologiche superano comunemente 0,17 g.
Un territorio a media sismicità con attività costante
Il Gargano è classificato come zona a media sismicità. L’area è interessata da piccoli e medi eventi tellurici che raramente superano magnitudo 4.0 ma che testimoniano una dinamica geologica continua. Negli ultimi mesi, l’INGV ha registrato diverse scosse nella stessa zona:
- magnitudo 3.6 il 7 ottobre;
- numerosi eventi tra 2.5 e 3.0 nelle settimane successive;
- lievi repliche distribuite lungo la dorsale costiera.
Una sequenza che non rappresenta necessariamente un segnale di pericolo, ma che richiede monitoraggio costante.
Il quadro storico: eventi moderati ma attenzione alta
Dal punto di vista storico, la Capitanata ha registrato scosse anche più significative, pur senza raggiungere la potenza dei grandi terremoti italiani come l’Irpinia 1980 o l’Aquila 2009. Ciò nonostante, la memoria collettiva della popolazione rimane vigile, specialmente nelle zone costiere dove persino le vibrazioni leggere vengono percepite chiaramente.
Rodi Garganico: popolazione attenta ma non allarmata
A Rodi Garganico, comune di circa 3.600 abitanti, la scossa è stata avvertita da molti, ma senza episodi di panico. Il fenomeno è stato interpretato come un movimento coerente con l’attività geologica tipica della zona.
L’INGV e la Protezione Civile hanno confermato che non esistono condizioni di rischio immediate, invitando la cittadinanza a seguire solo i canali ufficiali per eventuali aggiornamenti, soprattutto alla luce degli eventi registrati nelle ultime settimane.
Monitoraggio continuo: cosa aspettarsi nelle prossime ore
Gli strumenti sismici continueranno a seguire l’evoluzione della situazione nelle prossime ore. In presenza di sequenze telluriche, le scosse minori sono normali e non sempre indicano un evento più rilevante in arrivo.
Per ora, la situazione è considerata stabile e sotto controllo, ma il livello di attenzione resta elevato.


