La Guinea-Bissau è sprofondata in una nuova crisi politica dopo che un gruppo di ufficiali riuniti nel cosiddetto “Alto comando militare per il ripristino dell’ordine” ha annunciato un colpo di Stato. I militari hanno dichiarato di aver assunto il controllo del Paese “fino a nuovo avviso”, sospendendo il processo elettorale e annullando i risultati delle presidenziali il cui esito era atteso per domani.
L’annuncio è stato letto nel quartier generale dell’esercito, a Bissau, e diffuso da Radio France Internationale. La capitale ha vissuto ore di forte tensione dopo che in mattinata erano stati avvertiti spari nei pressi del palazzo presidenziale.
Processo elettorale sospeso, confini chiusi e media oscurati

I militari hanno annunciato la chiusura totale dei confini terrestri, marittimi e aerei, oltre all’interruzione di tutti i programmi radiotelevisivi. Il processo elettorale in corso è sospeso, mentre i risultati delle presidenziali – attesi entro 24 ore – sono stati annullati.
Il messaggio alla popolazione è stato definito “pacato”: i golpisti invitano i cittadini a “mantenere la calma”. Nel frattempo, unità della guardia presidenziale presidiano le principali vie di accesso al Palazzo.
Arrestati presidente, capi militari e ministro dell’Interno
Fonti di Jeune Afrique e BBC riferiscono che tra gli arrestati ci sarebbero:
- il presidente Umaro Sissoco Embaló;
- il capo di Stato Maggiore, Biague Na Ntan;
- il vice capo di Stato Maggiore, Mamadou Touré;
- il ministro dell’Interno Botché Candé.
Embaló, che ha dichiarato di non essere stato vittima di violenze, accusa il comandante delle forze di terra di aver organizzato il golpe.



















