Il nuovo sondaggio Bidimedia sul gradimento dei possibili leader del campo largo segna una svolta inaspettata: Silvia Salis, sindaca di Genova, è oggi la figura più apprezzata dall’elettorato progressista. Supera di misura Giuseppe Conte e stacca la segretaria del PD Elly Schlein, aprendo scenari completamente nuovi nella competizione interna all’opposizione.
La sorpresa del sondaggio: Salis al primo posto

Secondo la rilevazione, Salis ottiene il 31% delle preferenze come possibile candidata alla guida della coalizione. Conte segue con il 30%, mentre Schlein si ferma al 27%. Un risultato che ribalta la narrativa degli ultimi mesi e mette in discussione la leadership tradizionale dell’area progressista.
Ancora più significativo il dato del ballottaggio ipotetico: Salis batterebbe Conte 56% a 44%, mostrando una capacità di attrarre consenso trasversale anche oltre i confini del PD e del M5S.
Crisi di leadership nel PD: Schlein sotto pressione
Per Elly Schlein, già alle prese con tensioni interne e divisioni crescenti nel partito, questi numeri rappresentano un ulteriore elemento di instabilità. Il Nazareno rischia di trasformarsi in un ring politico, con un congresso di fatto permanente e una base che guarda con sempre maggiore interesse a figure alternative.
Il fattore “rigetto interno”
Secondo analisti e dirigenti dem, una parte consistente degli elettori PD considera Salis una soluzione più “equilibrata”, meno divisiva e più adatta a costruire un campo largo concreto e non solo dichiarato.
Conte fermo al 10% nazionale: leadership in stallo
Nel frattempo Giuseppe Conte resta bloccato intorno al 10% nei sondaggi nazionali. Nonostante la solidità del suo zoccolo duro, fatica ad allargare la base e a superare i limiti strutturali del Movimento 5 Stelle.
L’ex premier appare competitivo solo nelle consultazioni interne al campo largo, ma incapace di guidare un’alleanza ampia in grado di contendere a Giorgia Meloni la leadership nazionale.
Il clima teso nella sinistra: dai libri agli estremismi
Il momento del sondaggio arriva in un contesto infuocato: polemiche interne, fratture su dossier come antisemitismo e giustizia, e una sinistra radicale sempre più rumorosa. Episodi come la controversia sulla fiera Più Libri Più Liberi, o gli attacchi a Graziano Delrio, alimentano la percezione di un campo in continuo conflitto interno.

















