Calenda attacca Conte e il M5S: “Dietro la parola pace si nasconde la vicinanza a Mosca. Putin ha quinte colonne ovunque”
Le dichiarazioni infuocate del leader di Azione contro il Movimento 5 Stelle
Carlo Calenda, leader del partito Azione, ha lanciato un duro attacco contro il Movimento 5 Stelle e il suo presidente Giuseppe Conte, accusandoli di avere un atteggiamento ambiguo nei confronti della Russia e, in particolare, del presidente Vladimir Putin. Le sue parole, pronunciate davanti ai cronisti a Montecitorio, hanno acceso il dibattito politico e scatenato reazioni a catena.
Secondo Calenda, il M5S avrebbe dimostrato una preoccupante propensione a dialogare con ambienti filorussi, mascherando questa vicinanza dietro la retorica della “pace”. Un termine che, a suo dire, nasconderebbe intenzioni ben più discutibili.
Il pretesto dell’audizione: nel mirino l’ambasciatore russo
La polemica nasce da un recente episodio in Senato: i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno chiesto di ascoltare l’ambasciatore russo in Italia in merito alle presunte interferenze straniere nelle dinamiche politiche europee. Per Calenda, questa iniziativa rappresenta una grave mancanza di giudizio e un atto che mina la credibilità delle istituzioni italiane.
“Chiamare in audizione il rappresentante del Paese che più di tutti è responsabile delle interferenze nei processi democratici europei è un gesto inaccettabile”, ha dichiarato il segretario di Azione. “Dietro l’appello alla pace si cela, in realtà, una pericolosa vicinanza alle posizioni di Putin”.
Calenda: “Putin ha quinte colonne ovunque”
L’accusa lanciata da Calenda è ancora più pesante se si considera la sua affermazione secondo cui il presidente russo avrebbe “quinte colonne” in tutti i Paesi europei. Con questa espressione, Calenda intende riferirsi a quei soggetti, politici o meno, che agirebbero dall’interno per destabilizzare l’ordine democratico, fungendo da agenti di influenza al servizio del Cremlino.
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