sabato, Aprile 26

Papa Francesco, l’incredibile gesto: a chi ha lasciato tutto

Un atto finale di profonda carità cristiana

In un mondo spesso dominato da notizie fredde e distaccate, l’ultimo gesto di Papa Francesco prima della sua morte riporta al centro dell’attenzione un atto di straordinaria umanità.

Poco prima di lasciare questo mondo, il Pontefice ha voluto compiere un’ultima azione significativa, donando tutto ciò che aveva nel suo conto personale: 200mila euro destinati ai detenuti delle carceri italiane.

Questa notizia, riportata da monsignor Benoni Ambarus, conosciuto affettuosamente come Don Ben, ha commosso profondamente la comunità ecclesiastica e civile. Il vescovo ausiliare di Roma, incaricato delle attività caritative e della pastorale carceraria, ha raccontato i dettagli di questo gesto in un’intervista a la Repubblica, rivelando un retroscena che testimonia la coerenza tra le parole e le azioni del Papa.

La visita a Regina Coeli: un messaggio potente

L’ultimo viaggio pubblico di Papa Francesco è stato al carcere di Regina Coeli, in occasione del Giovedì Santo, pochi giorni prima della sua scomparsa. Un evento che ha lasciato un segno profondo tra i detenuti e gli operatori penitenziari.

Secondo quanto riferito da Don Ben, il Papa era visibilmente provato fisicamente. “Si trascinava, era stanco, ma con la sua sola presenza gridava al mondo l’urgenza di ascoltare il grido dei carcerati”, ha raccontato. Il Pontefice ha scelto di passare quelle ultime energie proprio tra chi spesso viene dimenticato: i detenuti.

La donazione: tutto ciò che possedeva

Uno degli aspetti più toccanti di questa vicenda riguarda le modalità con cui è avvenuta la donazione. Quando Don Ben ha chiesto al Papa un aiuto economico per i detenuti, il Santo Padre ha risposto in modo semplice ma incisivo: “Le finanze sono terminate, ma non ti preoccupare, ho ancora qualcosa nel mio conto personale.”

E così è stato: 200mila euro, tutto ciò che era rimasto nel suo conto bancario privato, sono stati destinati ai carcerati. Non un fondo vaticano, non un’erogazione formale da parte della Chiesa, ma un gesto personale, umano, carico di significato.

Un’eredità spirituale e concreta

La decisione di destinare il suo patrimonio ai detenuti rappresenta il culmine di una vita spesa per i più fragili. In un’epoca in cui i leader, religiosi o politici, spesso si circondano di privilegi, Papa Francesco ha scelto la via della rinuncia totale, rimanendo fedele fino alla fine al Vangelo che predicava.

Don Ben ha anche svelato che i funerali del Pontefice saranno pagati da un benefattore. Una circostanza che conferma quanto poco abbia trattenuto per sé: “Lui si è donato completamente agli ultimi. È stato un padre per loro, e per loro è morto”, ha spiegato.

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