sabato, Settembre 6

Hacker su X, Guido Crosetto sotto attacco: cos’è successo

L’attacco informatico

L’account X del ministro della Difesa Guido Crosetto è stato violato da un gruppo di hacker nelle ultime ore. Sui profili compromessi sono comparsi post ingannevoli che invitavano gli utenti a effettuare donazioni in criptovalute, utilizzando come pretesto presunte raccolte fondi per Gaza e addirittura un falso annuncio legato al funerale dello stilista Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre.

La conferma del Ministero della Difesa

La notizia è stata confermata dallo stesso ministero della Difesa, che ha diffuso una nota ufficiale: «L’account personale del ministro Guido Crosetto su X è stato oggetto di un attacco informatico. I contenuti pubblicati non sono riconducibili al ministro né al ministero della Difesa». L’ente ha sottolineato di essere al lavoro insieme alle autorità competenti per il ripristino della piena sicurezza e la rimozione dei contenuti fraudolenti.

Il modus operandi degli hacker

L’attacco si inserisce in una più ampia ondata di incursioni digitali che nelle ultime settimane hanno colpito profili di personaggi famosi e istituzionali. Una volta ottenuto l’accesso, i truffatori hanno diffuso link per raccogliere denaro in conti non tracciabili. Nel caso di Crosetto, oltre alla campagna intitolata “Italiestine” – crasi tra Italy e Palestine – è comparso un post con appelli apparentemente umanitari, ma in realtà finalizzati al furto di criptovalute.

Precedenti e rischi

Non è la prima volta che il titolare della Difesa viene preso di mira. In passato, ignoti avevano tentato truffe impersonando Crosetto con richieste di denaro a imprenditori e conoscenti, sostenendo che i fondi sarebbero serviti per il rilascio di giornalisti sequestrati in Siria o Iran. Anche in quei casi il denaro finiva in realtà su conti esteri controllati da organizzazioni criminali.

Allarme sicurezza digitale

L’episodio accende i riflettori sulla vulnerabilità degli account social, persino a livello istituzionale. Secondo fonti del ministero, i truffatori sarebbero stati bloccati e la piattaforma X avrebbe promesso un rafforzamento delle misure di sicurezza. L’accaduto rilancia il dibattito sulla necessità di maggiori protezioni digitali e sulla formazione in materia di cybersecurity, per ridurre i rischi di esposizione a campagne di disinformazione e truffa.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.