In Italia, che ha già recepito la norma con il d.lgs 82 del 2022, il cambiamento sarà progressivo ma inevitabile. Da sabato, tutti i nuovi bancomat e prodotti immessi sul mercato dovranno rispettare requisiti come:
- schermi ad alto contrasto visivo,
- tasti riconoscibili al tatto,
- comandi vocali per utenti ipovedenti,
- altezza accessibile a persone in carrozzina,
- siti web navigabili senza mouse e compatibili con screen reader.
I contenuti digitali, inclusi quelli bancari, dovranno inoltre essere accompagnati da sottotitoli e traduzioni nella lingua dei segni.
Sanzioni per chi non si adegua: multe fino al 5% del fatturato
Le aziende con più di 10 dipendenti e oltre 2 milioni di euro di fatturato dovranno adeguarsi alle norme entro il 2030. Chi non si conformerà rischia multe da 5.000 a 40.000 euro per la vendita di prodotti non conformi e fino al 5% del fatturato per le grandi aziende (sopra i 500 milioni di euro).
Un compito cruciale sarà affidato all’AgID – Agenzia per l’Italia Digitale, che dovrà guidare imprese e enti pubblici nell’implementazione delle modifiche. L’obiettivo? Un’Europa più accessibile, equa e trasparente per tutti.
Dal 28 giugno, quindi, chiunque utilizzi un bancomat si troverà di fronte a un cambiamento storico: costi di prelievo visibili prima della conferma, dispositivi accessibili, regole europee comuni. Una rivoluzione che migliora la consapevolezza finanziaria e tutela i diritti di milioni di utenti, in particolare delle fasce più fragili della popolazione.