Bimba uccisa dal pitbull: spunta il video del padre ma qualcosa non torna
Tragedia ad Acerra: bambina di nove mesi uccisa dal pitbull di famiglia, emergono nuovi dettagli dalle telecamere
Un drammatico episodio ha scosso la comunità di Acerra (Napoli), dove una bambina di soli nove mesi, Giulia, ha perso la vita a seguito dell’aggressione da parte del pitbull di famiglia. Mentre le indagini sono in corso, emergono nuovi dettagli grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza della clinica Villa dei Fiori, che hanno immortalato l’arrivo disperato del padre, Vincenzo Loffredo, con la piccola tra le braccia.
Le immagini della videosorveglianza e le indagini in corso
Le autorità hanno acquisito non solo i filmati della clinica, ma anche quelli delle telecamere posizionate nel quartiere Ice Snei, dove la famiglia risiedeva. L’obiettivo è chiarire la dinamica della tragedia e verificare se la bambina sia stata lasciata sola in casa insieme ai due cani: il pitbull e un altro meticcio.
Vincenzo Loffredo, attualmente indagato per omicidio colposo e mancata vigilanza, è stato ripreso mentre correva disperatamente verso il pronto soccorso con la figlia tra le braccia. Al momento dell’accettazione, la piccola era in condizioni critiche, classificate come codice rosso molto critico. Tuttavia, restano numerosi interrogativi e aspetti ancora poco chiari in questa tragica vicenda.
Le incongruenze nel caso e l’analisi dell’accaduto
Secondo quanto riportato dall’atto con cui la Procura di Nola ha nominato i consulenti tecnici per l’autopsia, non ci sono dubbi che la morte di Giulia sia stata causata dall’attacco del cane. Il documento evidenzia che il padre della bambina è accusato di omicidio colposo per non aver adeguatamente sorvegliato sia la figlia sia l’animale, permettendo così il verificarsi della tragedia.
Un elemento che desta perplessità è il fatto che il pitbull, di nome Tyson, non presenterebbe alcuna macchia di sangue sul muso. Proprio per questo motivo, gli inquirenti hanno disposto analisi approfondite sulle feci dei due cani di casa per verificare la presenza di eventuali tracce organiche riconducibili alla bambina.
Un altro aspetto che complica le indagini riguarda la pulizia della scena del crimine. La stanza da letto, dove si è consumata l’aggressione, inizialmente presentava tracce di sangue, che però successivamente sono scomparse. Si è scoperto che alcuni familiari della vittima avrebbero pulito l’area, un dettaglio che rappresenta un’anomalia significativa nel caso. Proprio su questo punto si concentrano le indagini, dal momento che tale intervento potrebbe aver compromesso elementi di prova fondamentali.
Il ruolo del padre e la richiesta di un nuovo interrogatorio
In merito alla pulizia dell’appartamento, l’avvocato di Vincenzo Loffredo, Luigi Montano, ha dichiarato che il suo assistito è estraneo alla rimozione delle tracce di sangue. Per chiarire ulteriormente la sua posizione, il legale ha annunciato l’intenzione di presentare un’istanza per un nuovo interrogatorio del 24enne.
Un ulteriore dettaglio che ha attirato l’attenzione degli investigatori riguarda il mancato sigillo dell’appartamento. Secondo i familiari di Loffredo, quando sono entrati nella casa dopo l’accaduto, non erano presenti i sigilli di sicurezza, il che ha permesso l’accesso e, di conseguenza, la modifica della scena dell’incidente.
Dubbi e attesa di risposte dagli accertamenti forensi
Mentre l’autopsia sulla piccola Giulia fornirà elementi determinanti per ricostruire gli ultimi istanti di vita della bambina, gli inquirenti stanno cercando di capire se vi siano state negligenze da parte del padre. L’analisi delle immagini di sorveglianza e degli altri rilievi investigativi sarà cruciale per stabilire se il tragico evento potesse essere evitato.
Le domande restano molte: il padre ha realmente lasciato la piccola da sola con i cani? La pulizia della stanza ha alterato prove decisive? E soprattutto, come è potuto accadere che il pitbull abbia attaccato la bambina mentre dormiva nel letto dei genitori?
Gli esiti degli esami forensi, incluse le analisi sui due cani, potrebbero dare una svolta alle indagini, confermando o smentendo le attuali ipotesi investigative. Nel frattempo, la comunità di Acerra è ancora sotto shock per la perdita di una vita così giovane e innocente, mentre i familiari della piccola attendono giustizia per la loro bambina.